
Nei negozi di dolci la trovi in tante forme: rotelle, orsetti, caramelle e bastoncini. Il suo sapore particolare e pungente la rende amatissima o disprezzatissima al palato. Tuttavia, la liquirizia non è soltanto un dolce da mangiare ogni tanto mentre si vede un film al cinema o alle feste di compleanno. Infatti, le sue numerose proprietà benefiche fanno sì che venga molto usata anche in medicina ed erboristeria. In particolare, mangiare liquirizia (pura, non sotto forma di caramella gommosa) rappresenta un rimedio particolarmente indicato in caso di ipotensione. Ma capiamoci qualcosa in più.
La liquirizia è una pianta erbacea perenne. Il suo nome originale è Glycyrrhiza Glabra e appartiene alla famiglia delle Fabaceae. Ricca di flavonoidi, glicosilati, sali minerali e vitamine, le sue proprietà benefiche sono svariate: è estremamente indicata per il mal di stomaco, infatti ha funzione di gastroprotettore; se consumata tramite infuso o tisana è un ottimo rimedio contro la tosse; in più, è molto usata in cucina per preparare dessert non particolarmente pesanti, oltre ad avere proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti.
L’assunzione di liquirizia è particolarmente indicata se soffri di pressione bassa, da momento che aumenta in modo considerevole la pressione arteriosa. Ciò accade perché le radici di liquirizia contengono dal 6 al 12% di glicirrizina, un glucoside che ne rappresenta il principio attivo ed è dalle 50 alle 100 volte più dolcificante dello zucchero. I batteri del nostro intestino convertono questo glucoside in una sostanza chiamata acido glicirretico che ha l’effetto di aumentare il volume nei fluidi e la concentrazione di sodio del sangue, e di conseguenza alza la pressione sanguigna tramite il blocco di un enzima preposto al mantenimento dei normali livelli di acqua e sodio nell’organismo. Insomma, per chi soffre di ipotensione mangiare liquirizia può rappresentare un vero toccasana, ma occhio a non esagerare e a tenere ben monitorati livelli di pressione arteriosa. Se al contrario sei soggetto a ipertensione, ti conviene evitare di assumerla perché gli effetti collaterali potrebbero essere spiacevoli, dall’aumento del battito cardiaco fino a cefalea.