L’Italia ritira in sede UE la proposta sul divieto di produzione e vendita di carne a base cellulare: cosa significa

Retromarcia da parte del governo Meloni sulla carne coltivata. Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida avrebbe sotto banco chiesto la revoca della notifica all’Unione europea.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Francesco Castagna 16 Ottobre 2023

Carne sintetica sì o no? Forse. Il Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ha chiesto in sordina a Bruxelles il ritiro della notifica all'Unione europea. Questo è quanto emergerebbe dai comunicati di associazioni animaliste come "Essere Animali", che ha accolto con piacere la decisione del Ministro del 13 ottobre quando,  alla luce della discussione parlamentare e delle possibili modifiche che potrebbero derivare dalla proposta di emendamenti, l’Italia ha ufficialmente ritirato la notifica TRIS per il disegno di legge.

Così, mentre con un comunicato ministeriale il Governo annuncia che: "Il Parlamento italiano al più presto vieterà definitivamente, nella nostra Nazione, la produzione, la commercializzazione e l'importazione del cibo sintetico. Grazie ai Presidenti delle Commissioni Agricoltura di Senato e Camera, Luca De Carlo e Mirco Carloni, che hanno accelerato i lavori, siamo arrivati alla calendarizzazione nell'Aula di Montecitorio per l'ultimo passaggio", in occasione dell'intervento del Ministro Lollobrigida al villaggio Coldiretti al Circo Massimo di Roma, dall'altra fa il contrario.

@ohga

Il Governo vieta la produzione di carne sintetica. Ma qual è il vero problema? Quale salute difendiamo di preciso? italia governo carnesintetica carne ciboitaliano cibo alimentazione sostenibilità imparacontiktok carnecoltivata sintetico food #ecotok #sovranitàalimentare

♬ suono originale – Ohga – Ohga

E ritira la notifica all'Unione Europea per paura che la Commissione potrebbe bocciare il testo, cercando quindi di evitare un fallimento sul piano europeo, essendo stato infatti il primo Paese membro a opporsi alla proposta. All'agenzia La Presse il Ministro aveva detto che la carne sintetica "Non è un’innovazione. È una variazione di quello che è sempre stato il rapporto fondamentale tra il cibo, la terra, il mare, il lavoro. Modificare questo tipo di assetto significa cambiare il nostro modello di civiltà. E io credo in maniera negativa. Il cibo non si produce in fabbrica".

Ciò denota quindi un atteggiamento preventivo da parte del Governo Meloni, che sembrerebbe voler aspettare che il testo abbia non solo il supporto del Consiglio dei Ministri, ma anche della maggioranza parlamentare.

Soddisfazione da parte di Essere Animali, che commenta la scelta affermando che "nei fatti significa che il ddl non potrà essere approvato né entrare in vigore in assenza di un vaglio e approvazione della UE". La notifica TRIS infatti serve a prevenire la creazione di barriere nel mercato interno comunitario. Scelta, quella del Governo italiano, che aveva suscitato diversi dubbi da parte di altri Paesi membri. Al momento quindi il divieto è in fase di stallo.

Ma i dubbi sono stati espressi non solo dalle istituzioni, ma anche dalle associazioni di categoria. Essere Animali, insieme a un cartello di altre organizzazioni, aveva già espresso forti preoccupazioni per una scelta che, a loro detta, "rappresenta un freno alla possibilità di sviluppare e commercializzare un prodotto che non proviene dagli allevamenti intensivi, non richiede l’uso di antibiotici e altri farmaci, né produce tonnellate di deiezioni estremamente inquinanti". Lavorare a un modello di agricoltura e allevamento più sano e sostenibile è uno degli obiettivi del Farm to Fork, il piano UE per sostenere il settore plant-based e le innovazioni in ambito alimentare che possono facilitare proprio la transizione a consumi più sostenibili.