Lombardia, via libera ai cacciatori ancora prima che la regione diventi zona gialla

Il presidente della Regione Attilio Fontana ha firmato un’ordinanza che permette a chi è residente (e non a chi ha il domicilio) in Lombardia di uscire dal proprio Comune per andare a caccia a partire dalla giornata di oggi. Tutti gli altri cittadini però devono aspettare il 13 dicembre per il passaggio dalla zona arancione a quella gialla.
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Federico Turrisi 10 Dicembre 2020

Quando si dice due pesi, due misure. Per i cacciatori la Lombardia è già zona gialla, in anticipo di tre giorni rispetto a quanto già annunciato dal governatore Attilio Fontana, ed è dunque consentito lo spostamento al di fuori del proprio comune di residenza. L'ordinanza regionale "lampo" firmata ieri dallo stesso Fontana parla chiaro: da oggi 10 dicembre è possibile tornare a praticare l'attività venatoria, muniti di regolare autorizzazione, all’interno dei confini amministrativi regionali, ma soltanto se si è residenti anagraficamente in Lombardia. Non è invece consentita l’attività venatoria né l’attività di controllo della fauna selvatica ai cacciatori e ai soggetti abilitati e autorizzati con residenza anagrafica fuori dai confini amministrativi della Regione Lombardia, anche nel caso di domicilio o abitazione all’interno del territorio regionale.

Più nel dettaglio  l'ordinanza prevede che "lo spostamento al di fuori del comune di residenza, domicilio o abitazione è consentito ai cacciatori, per l'esercizio dell'attività venatoria nell'ambito territoriale di caccia o nel comprensorio alpino di caccia di residenza venatoria ovvero di iscrizione, compresa la caccia da appostamento fisso, e tutte le attività complementari alla caccia e al controllo, come, ad esempio, l'addestramento e allenamento cani, il recupero degli ungulati feriti e il trasporto e trattamento delle carcasse presso gli appositi centri di raccolta, nel rispetto della normativa di settore".

Dunque neanche il tempo di far entrare in vigore l'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza, che sancisce il passaggio della Lombardia a zona gialla, che le doppiette dei cacciatori possono tornare a sparare. Come se fosse una priorità. Chissà per quale motivo tutta questa fretta. Intanto, una simile decisione, anche se anticipa soltanto di pochi giorni quello che comunque sarebbe entrato in vigore con l'uscita dalla zona arancione e l'ingresso in quella gialla, ha tutto il sapore di un paradosso per la regione italiana più martoriata dal Covid-19.