
Una piccola vittoria per la tutela degli animali e per chi da anni si batte per la loro incolumità. L'orsa JJ4 del Trentino, ribattezzata Gaia, che il 22 giugno scorso aveva attaccato due uomini sul monte Peller, torna in libertà. Lo ha deciso il Consiglio di Stato, al quale si erano appellati l'Ente nazionale protezione animali (Enpa) e Organizzazione Internazionale Protezione Animali (Oipa), dopo che un'ordinanza della Provincia di Trento ne aveva disposto la cattura.
L'Ispra e l’Istituto zooprofilattico del Lazio e Toscana, su richiesta del ministro dell’Ambiente, hanno valutato l'orsa come "non problematica". La cattura dell'orsa avrebbe lasciato orfani i tre figlioletti di circa 16-17 mesi, causandone così una morte certa.
Tra le motivazioni del capovolgimento dell'ordinanza, ci sono anche il fatto che a breve l'animale andrà in letargo e, soprattutto, che la reclusione nell'inadatto recinto del Casteller (dove attualmente sono rinchiusi tre orsi) non garantirebbe affatto le adeguate condizioni di benessere.
Molto soddisfatte le associazioni ambientaliste, mentre è di tutt'altro avviso il sindaco della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti: "Se domani mattina JJ4 attaccherà una persona, come purtroppo è già avvenuto, la responsabilità non sarà del presidente della Provincia autonoma di Trento ma di questa decisione."
La decisione del Consiglio di Stato arriva a pochi giorni da quella del Tar di Trento che aveva respinto il ricorso presentato da Enpa, Oipa, Associazione Lega per l'Abolizione della Caccia, Lav, Lega Nazionale per la difesa del cane, Wwf, Lipu Italia, dopo che lo scorso 11 agosto Maurizio Fugatti, presidente della Provincia autonoma di Trento, aveva firmato un provvedimento che prevedeva la cattura e la captivazione permanente dell’orsa JJ4.