Mangi molti cibi fritti? Potresti essere più a rischio di ictus e malattie cardiache

I fritti non mettono solo a rischio la linea, ma possono fare male anche alla salute del cuore. Lo ha dimostrato una meta analisi che, dopo aver raccolto di dati di studi precedenti all’aprile 2020, ha trovato una correlazione tra il consumo di grassi trans e un maggior rischio di ictus e malattie cardiache.
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Valentina Rorato 29 Gennaio 2021
* ultima modifica il 17/02/2021

Difficile resistere alla tentazione di un buon fritto, che sia una paranza o una semplice cotoletta. È risaputo, però, che la frittura non faccia benissimo alla salute, oltre a mettere in pericolo la linea. Un nuovo studio, pubblicato sulla rivista Heart, ha scoperto una relazione tra il consumo di cibi fritti e un rischio maggiore di sviluppare rischio di gravi malattie cardiache e ictus.

Quando il cibo viene fritto, assorbe parte del grasso dall'olio, aumentando potenzialmente le calorie. Inoltre, i cibi commercialmente fritti e trasformati possono spesso contenere grassi trans, creati da un processo industrializzato che aggiunge idrogeno agli oli vegetali liquidi per renderli più solidi (si pensi alla margarina).

L'industria alimentare ama i grassi trans perché sono economici da produrre, durano a lungo e danno agli alimenti un ottimo gusto e consistenza. E troverai questi prodotti non solo nei fritti, ma anche in tutti i prodotti da forno confezionati, in molti surgelati, come la pizza.

Secondo l'American Heart Association, i grassi trans aumentano i livelli di colesterolo cattivo e abbassano i livelli di colesterolo buono. E quindi raccomanda di sostituire i grassi trans da cibi fritti e trasformati con grassi monoinsaturi o polinsaturi, come l'olio d'oliva e di canola. Durante la ricerca, che si è svolta su una meta analisi articoli pubblicati su PubMed, EMBASE e Web of Science prima dell'11 aprile 2020, sono stati raccolti dai dati molto convincenti.

Le persone che mangiano più fritti durante la settimana hanno una rischio maggiore del 28% di eventi cardiovascolari, del 22% di malattia coronarica e del 37% di insufficienza cardiaca. Ma questo non è tutto, se si aggiunge una sola porzione in più di frittura la settimana il rischio di infarto e ictus aumenta del 3%, di malattie cardiache del 2% e di insufficienza cardiaca del 12%. Per darti una stima che puoi visualizzare una porzione sono circa 114 grammi e una confezione media di patatine fritte di McDonald's pesa qualche grammo in più.

Fonte | Studio "Fried-food consumption and risk of cardiovascular disease and all-cause mortality: a meta-analysis of observational studies" pubblicato sulla rivista Heart.

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