Mont Saint Michel sommerso dalla plastica: l’isolotto francese rischia di scomparire soffocato

Ancora una volta ti parlo di inquinamento causato dalle attività dell’uomo. In Normandia a Mont Saint Michel, gli allevamenti di cozze ed ostriche producono dei materiali plastici che, a causa delle maree locali, finiscono per riversarsi nella baia. È allarme tra gli ambientalisti.
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Gaia Cortese 25 Febbraio 2019

Tutta colpa delle ostriche più famose della Francia (e delle cozze locali) se l’isolotto di Mont Saint Michel, Patrimonio mondiale dell’umanità, si sta trasformando in una piccola discarica a cielo aperto. Questa baia, infatti, è famosa per la qualità e la ricchezza delle sue acque che, grazie al fenomeno delle maree, offrono le condizioni ideali non solo per la coltivazione delle ostriche, ma anche per quella delle cozze locali che vantano addirittura la denominazione Doc.

Una baia famosa, ma sempre più sporca. Pierre Lebas, presidente dell’associazione Amis du rivage de la baie du Mont Saint Michel ha lanciato già l’allarme: “È inaccettabile che su un sito così favoloso come Mont-Saint-Michel, Patrimonio mondiale dell'Unesco, gli escursionisti possano ritrovarsi faccia a faccia con un mucchio di rifiuti di plastica”.

La causa di tutto sarebbero le reti utilizzate in quest’area per evitare che granchi e uccelli possano arrecare danno agli allevamenti, raggiungendo cozze e ostriche per nutrirsene. Il problema è che i materiali plastici utilizzati dagli allevatori per proteggere la propria attività vengono strappati con forza dalle maree o in condizioni atmosferiche avverse, per finire proprio in una delle baie più belle che esistano su questo pianeta: l’isolotto di Mont-Saint-Michel.

È inaccettabile che gli escursionisti si trovino faccia a faccia con un mucchio di rifiuti di plastica.

Pierre Labas

Non solo quest'isola fa parte dei Patrimoni mondiali dell'umanità dell'Unesco dal 1979, ma è la meta turistica più gettonata della Normandia, nella Francia Settentrionale. Ad attrarre oltre tre milioni di visitatori ogni anno non sono solo i monumenti storici, l’abbazia e il piccolo borgo che si trovano su questo lembo di terra, ma anche lo spettacolare fenomeno delle maree (per cui almeno una volta nella vita si dovrebbe visitare Moint Saint Michel).

Quando c’è bassa marea il mare si trova a circa 15 km dalla costa, ma nel momento in cui la marea raggiunge il suo culmine. l’acqua arriva a lambire l'abbazia. Quello che rende ancora più incredibile il fenomeno delle maree di Mont Saint Michel è che la marea arriva in pochi secondi e il paesaggio circostante cambia altrettanto velocemente.

Gli allevatori di cozze e ostriche ammettono che c’è un perdita di rifiuti plastici dai loro allevamenti, ma che non possono far nulla per evitarlo considerata la forza delle tempeste e del mare in determinate condizioni atmosferiche. Non solo. A loro discolpa c’è anche il fatto che, per ridurre l'entità del problema, tre giorni al mese si rivolgono a un’associazione che si occupa di raccogliere i rifiuti sul litorale. Ma evidentemente ancora non basta.