Neve rossa in Antartide: la colpa è di un’alga

La neve rossa è un evento che si ripete quasi ogni anno nell’Antartide ma non si tratta di un episodio positivo per l’ambiente. Diverse sono le cause: riscaldamento globale, inquinamento e l’alga chlamydomonas nivalis.
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Alessandro Artuso 28 Febbraio 2020

L’inquinamento è in grado di rovinare anche la neve che scende dal cielo. Sull’isola ucraina di Galindez, precisamente a Vernadsky (Antartide), la neve è scesa di un colore assolutamente innaturale: di colore rosso. E questa non è affatto una notizia positiva. Il Ministero della Pubblica Istruzione e della Scienza ucraino ha pubblicato sui social le immagini con la neve rossa chiamata anche “watermelon snow” cioè neve color anguria.

La spiegazione

L’evento si ripete quasi ogni anno ma non si tratta di una situazione da sottovalutare. Uno studio, pubblicato su Nature nel 2016, certificò che la neve rossa accelera lo scioglimento dei ghiacciai. Il caldo, inoltre, provoca una grossa perdita di acqua dovuta all'accelerato scioglimento della neve, senza dimenticare le alte temperature riscontrate negli ultimi periodi in Antartide con quasi 21 gradi registrati.

Le cause

La neve si poggia sul terreno e diventa rossa a causa dell’alga unicellulare chiamata chlamydomonas nivalis che cresce maggiormente con l’aumento delle temperature. La colorazione rossa è provocata dai carotenoidi che sono una classe di pigmenti organici presenti in alghe, batteri e piante.

Il colore rosso ha anche la caratteristica, in questo caso con effetti molto negativi, di assorbire il calore. In questo modo la neve si scioglie molto più velocemente del previsto e questo porta a un maggior riscaldamento.