No, l’Unione Europea non vuole creare un Superstato per rendere obbligatori vaccini ed eutanasia

Su Twitter sta scoppiando un trend: ”il SuperStato europeo” in cui molti paventano la cessione del potere politico ed esecutivo dei singoli governi nazionali all’Europa centrale, la quale punterebbe ad attuare riforme sul tema dei vaccini, sull’eutanasia, corsi gender, ma proviamo a fare chiarezza e capire quanto di quello che si sta dicendo è vero.
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Mattia Giangaspero 27 Novembre 2023

Sui social da qualche giorno si sta parlando di una presunta riforma europea che potrebbe delegittimare i governi di tutti gli Stati membri e quindi il loro potere politico ed esecutivo, per far invece ottenere un potere centrale e assoluto all'Unione Europea. Si tratta di una legge di cui si è discusso al Parlamento di Strasburgo, mentre il tema centrale che emerso tra i vari utenti di twitter è che con questa riforma l'Europa porterebbe avanti "battaglie ideologiche che spaventano i cittadini" come

  • obbligo di vaccinazione,
  • poteri delegati all'Oms,
  • ID digitale obbligatoria,
  • Eliminazione del contante,
  • Corsi Gender obbligatori per ogni ordine scolastico,
  • Eutanasia obbligatoria per una certa età.

Fatta questa premessa, adesso parliamone… Perchè niente di quanto detto è vero e l'Unione Europa non vuole creare un Superstato per rendere obbligatori vaccini ed eutanasia. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Quello di cui si sta parlando soprattutto su X (Twitter) è la riforma europea sui trattati e mercoledì 22 novembre 2023 il Parlamento europeo l'ha approvato con 305 voti favorevoli, 276 contrari e 29 astensioni. Adesso lo stesso Parlamento chiederà al Consiglio europeo di convocare una Convenzione di riforma dei Trattati per discutere su come procedere per redigere il testo finale.

Quindi sì il Parlamento europeo ha votato una proposta che riformerebbe il modo di promuovere i trattati internazionali e per promuovere intendiamo per esempio le attuali Direttive, quindi delle norme che ogni singolo Stato già deve recepire per legge entro un lasso temporale. Lo Stato potrebbe eventualmente non approvare la Direttiva, ma a quel punto dovrebbe pagare delle sanzioni. L'Europa punta a riformare questo tipo di sistema che è ben diverso rispetto a quello di voler creare un Superstato o ancora, aver già creato un Superstato.

Entrando più nello specifico, come viene esplicitato nella nota del Parlamento Eu, la proposta di riforma prevede un sistema "più bicamerale" per evitare situazioni di stallo, attraverso il voto a maggioranza qualificata e l'uso della procedura legislativa ordinaria; il riconoscimento al Parlamento di un pieno diritto di iniziativa legislativa e del ruolo di colegislatore per il bilancio a lungo termine e una revisione delle norme sulla composizione della Commissione (rinominata "esecutivo europeo").

Il Presidente della Commissione, che dovrebbe ricevere la nomina del Parlamento e l'approvazione del Consiglio (contrariamente a quanto avviene oggi), potrà scegliere i propri Commissari sulla base di preferenze politiche, tenendo conto dell'equilibrio geografico e demografico, e avrà la possibilità di presentare una mozione di censura sui singoli Commissari. Sono proposte inoltre la pubblicazione delle posizioni degli Stati membri dell'UE su questioni legislative, per garantire una maggiore trasparenza in seno al Consiglio e la creazione di meccanismi di partecipazione adeguati e il rafforzamento del ruolo dei partiti politici europei, per dare più voce ai cittadini.

Quindi anche in questo caso non si tratta di una riforma che punterebbe all'obbligo vaccinale o ad attuare gli altri temi di cui si sta parlando sui social e non si punterebbe neanche sul creare un grande Stato centrale delegittimando ogni Nazione. L'intenzione giusta o sbagliata, condivisibile o non, è quella di riformare il sistema europeo. Verrebbe attuato un nuovo sistema di selezione ed espulsione dei singoli Commissari, il Presidente di Commissione dovrebbe avere una doppia approvazione per diventarlo (scelto anche dal Consiglio). Inoltre quante volte si è parlato di leggi che non sono mai passate poichè serviva l'approvazione di tutti gli Stati e non la maggioranza? In questo caso si supererebbero quei momenti di frizione. Ti ricordi i summit privati con l'Olanda per ottenere il Pnrr?

Il Parlamento Europeo funzionerebbe come gli attuali Parlamenti di Stato, il che dal punto di vista democratico potrebbe essere anche positivo, in quanto si avrebbero più feedback, emendamenti e migliorie di leggi proposte. La discussione oggi in cantiere riguarda questo e non tutto ciò che si sta leggendo sui social.

Fonte | Parlamento Europeo