Perché non devi buttare l’olio del tonno in scatola: è ricco di DHA e vitamina D

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
Hai l’abitudine di buttare via l’olio della scatoletta di tonno nel lavello della cucina? Forse non sai che proprio quest’olio è ricco di DHA e vitamina D, essendo stato a contatto con il tonno. Ecco quindi qualche indicazione per farne un buon utilizzo, in un’ottica sicuramente più green.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Kevin Ben Alì Zinati 17 Aprile 2024

Se anche tu fai parte di quelle persone che una volta aperta una scatoletta di tonno, buttano via il contenuto di olio nel lavello della cucina, forse devi cambiare abitudine.

Un gruppo di ricercatori italiani infatti ha effettuati una serie di studi e analisi grazie alle quali ha scoperto che l’olio presente nella tradizionale scatoletta che trovi sugli scaffali dei supermercati ha un ottimo profilo nutrizionale, è assai vitamine e altre sostanze salutari e per questo non andrebbe buttato.

L'olio del tonno in scatola non va buttato: lo studio

I ricercatori della Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari (Ssica) di Parma per conto di Ancit (Associazione Nazionale Conservieri Ittici e delle Tonnare) hanno condotto uno studio che ha esaminato l’olio d’oliva contenuto nelle tradizionali scatole di tonno da 80grammi, valutandone più marche.

Per un’analisi più approfondita, le scatolette di tonno sono state conservate a tre diverse temperature (rispettivamente di 4°C, 20°C e 37°C) in modo da poter studiare eventuali trasformazioni nell’arco di 13 mesi; in questo periodo sono stati fatti diversi test per valutarne ossidazione e profilo acido dei grassi, oltre che analisi sensoriali e organolettiche per valutarne colore, sapore e aroma.

Lo studio ha portato a queste conclusioni: dal punto di vista organolettico e nutrizionale l’olio di oliva non si è alterato. Non solo. Rimanendo a contatto con il tonno, il liquido esaminato conteneva anche DHA (un acido grasso polinsaturo della serie Omega-3, quindi sano) e vitamina D, due sostanze molto salutari, che tuttavia in natura non sono presenti nell’olio d’oliva.

La sigla DHA è un acronimo che  indica l’acido docosaesaenoico, vale a dire un acido grasso polinsaturo della famiglia degli omega 3. Questo acido grasso essenziale è fondamentale per il corretto funzionamento del sistema nervoso ed è in grado di promuovere la funzione cognitiva e oculare e, più in generale, lo sviluppo dei neuroni; per questo motivo, il DHA è fondamentale per lo sviluppo del sistema nervoso del feto e in gravidanza ne viene indicata un'assunzione di almeno 100-200 mg in più al giorno.

La vitamina D è una vitamina liposolubile, viene pertanto accumulata nel fegato e non è dunque necessario assumerla con regolarità, attraverso l'alimentazione, dal momento che il corpo la rilascia a piccole dosi quando il suo utilizzo diventa necessario. Questa vitamina è utile per diverse funzioni dell'organismo, in particolare perché regola l'assorbimento del calcio e del fosforo durante la formazione delle ossa e dei denti, per poi avere una funzione conservativa una volta che lo scheletro è perfettamente formato.

Perché non devi buttare l'olio del tonno nel lavandino

Un'altra delle abitudini che dovrai eliminare, se ce l'hai, è quella di aprire la scatoletta di tonno e rovesciare l'olio nel lavandino. Non solo perché, come ti ho appena spiegato, il suo contenuto è un alimento prezioso ma anche perché rischieresti di creare un piccolo-grande danno ambientale.

Come tutti gli altri oli, anche quello utilizzato per la conservazione del tonno nelle scatolette andrebbe smaltito nei centri di raccolta perché, un volta gettato nel lavandino, rischia di creare intasamenti a livello delle tubature, con la conseguente fuoriuscita di sostanze di scarto tra cui, appunto, l'olio stesso.

Danni di questo genere potrebbe anche provocare l'insorgenza di cattivi odori, ristagni di liquidi e frammenti di cibo come gravi corrosioni e quindi altri problemi di tipo ambientale.

Come riutilizzare l'olio del tonno in scatola

Sei ancora dell’idea di buttare nel lavello della cucina l’olio delle scatolette di tonno? Bene, se hai cambiato idea, devi anche sapere come poterlo utilizzare e in cucina non mancano gli spunti.

Oltre che a usarlo per condire una bruschetta con tonno, caprino e acciughe, puoi marinarci i gamberi da consumare a crudo con limone e prezzemolo, o ancora usarlo per condire una focaccia con patate e rosmarino fatta in casa.

(Articolo scritto da Gaia Cortese il 23 ottobre 2020
Modificato da Kevin Ben Alì Zinati il 16 aprile 2024)