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Oltre 3000 specie di pesci d’acqua dolce rischiano di scomparire per colpa della crisi climatica

Il cambiamento climatico è la principale minaccia per i pesci d’acqua dolce. Più di un terzo delle specie censite è a rischio di estinzione. È necessario agire per conservare questa importante risorsa.
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Roberto Russo 14 Dicembre 2023

L'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) ha lanciato un nuovo allarme sulla sopravvivenza di miglia di specie a rischio. Lo ha fatto in occasione della COP28 di Dubai, pubblicando la sua "Red list" aggiornata, ovvero la lista delle specie più a rischio estinzione. Questa volta, il focus si è concentrato sui pesci d'acqua dolce: più di 3.000 specie su oltre 14.000 sono a rischio estinzione, di cui il 17% è minacciato dal cambiamento climatico.

Questi numeri evidenziano l'impatto sempre più grave della crisi climatica sugli ecosistemi acquatici. Il climate change sta causando una serie di cambiamenti che mettono a dura prova la sopravvivenza dei pesci d'acqua dolce, tra cui:

  • la diminuzione dei livelli delle acque: il riscaldamento globale sta provocando lo scioglimento dei ghiacciai e la conseguente riduzione del volume delle acque superficiali. Questo fenomeno sta avendo un impatto negativo su molti pesci d'acqua dolce, che sono costretti a competere per lo spazio e le risorse con altre specie;
  • l'intrusione di acqua salata: l'innalzamento del livello del mare comporta l'intrusione di acqua salata nei corsi d'acqua costieri, rendendo l'habitat inospitale per molte specie di pesci d'acqua dolce;
  • lo slittamento di inizio e fine delle stagioni: il cambiamento climatico sta provocando lo slittamento di inizio e fine delle stagioni il che rende difficile per molte specie di pesci d'acqua dolce adattarsi ai cambiamenti delle condizioni ambientali.

A questi fattori si aggiungono altri che stanno contribuendo al declino dei pesci d'acqua dolce, come l'inquinamento, le specie invasive, la pesca eccessiva e la frammentazione degli habitat.

Il caso del salmone atlantico

Il salmone atlantico è un esempio emblematico delle minacce che incombono sui pesci d'acqua dolce. Questa specie, che vive in Nord America ed Europa, è passata dal livello di rischio minimo al livello “quasi a rischio” negli ultimi 15 anni.

Il climate change comporta l'innalzamento del livello del mare, che rende più difficile per il salmone atlantico trovare habitat adatti alla sua riproduzione. Si aggiunga che le specie invasive, come il siluro americano, stanno competendo con il salmone atlantico per cibo e spazio. Inoltre, le specie invasive stanno diffondendo malattie che stanno mettendo a rischio la sopravvivenza del salmone atlantico.

L'aggiornamento della Lista Rossa della IUCN è l'ennesima conferma di quanto sia neessaria un'azione urgente per la conservazione dei pesci d'acqua dolce.

La conservazione dei pesci d'acqua dolce è importante per la salute degli ecosistemi acquatici e per la biodiversità globale. I pesci d'acqua dolce svolgono un ruolo fondamentale negli ecosistemi acquatici, fornendo cibo e habitat per altre specie. Inoltre, i pesci d'acqua dolce sono importanti per l'economia, contribuendo alla pesca commerciale e ricreativa.

Fonte | Iucn;