Oltre il 60% dei laghi e fiumi in Italia sono inquinati dagli agenti chimici: il report di Legambiente

I dati di Legambiente mostrano come l’inquinamento delle acque di alcuni fiumi e laghi non si sia mai fermato, eccezion fatta durante il periodo del lockdown.
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Alessandro Artuso 7 Giugno 2020

Aver cura delle acque di fiume e laghi non è cosa facile visti i tanti pericoli come pesticidi, microplastiche e altre sostanze chimiche dannose anche per gli animali che vi abitano. Secondo un dossier pubblicato da Legambiente dal titolo "H2O – la chimica che inquina l'acqua" dal 2007 al 2017 gli impianti industriali avrebbero immesso qualcosa come 5.622 tonnellate di sostanze chimiche nei corpi idrici.

Questa ricerca, avvenuta in Italia, parla delle acque di laghi e fiumi che per il 60% sarebbero inquinate. Legambiente ha chiesto al Governo di utilizzare dei fondi dell'Unione Europea per avviare politiche ambientali e climatiche con l'obiettivo di salvaguardare acquedotti, reti fognarie e impianti di depurazione da eventuali problemi (anche di tipo sanitario).

Il video di Legambiente

E pensare che soltanto qualche settimana fa Legambiente aveva parlato degli effetti positivi riscontrati dal periodo di lockdown. I risultati delle aperture, invece, avrebbero soltanto riportato le cose al loro stato originario, basta vedere gli sversamenti dei liquami industriali avvenuti nel fiume Sarno, in Campania.

La priorità resta sempre quella della salvaguardia delle specie animali presenti in laghi, fiumi e corsi d'acqua dolci, ma è bene capire che per un processo di questo tipo servirebbero delle politiche che frenino, nel vero senso della parola, lo sversamento e l'inquinamento delle acque causato da pericolosi agenti chimici.