Ortiamo.it, una filiera corta 2.0

Una piattaforma che mette in contatto le persone interessate a coltivare un orto con un gruppo molto selezionato di piccoli agricoltori. Con Ortiamo.it, coltivare un orto a distanza, diventa molto più semplice.
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Gaia Cortese 2 Gennaio 2019

Coltivare un orto a distanza? Da oggi è possibile. L'idea è quella di Francesco e Mirko Tassi, due fratelli originari della città di Pesaro con in comune una grande passione per la natura e la terra. E' così che nel 2015 è nata Ortiamo, una piattaforma che mette in contatto le persone interessate a coltivare un orto (anche se vivono in centro città!) con un gruppo molto selezionato di piccoli agricoltori.

Personalmente l'idea mi ha incuriosito tanto da andare subito sul sito Ortiamo.it per simulare la mia nuova attività da coltivatrice di orto a distanza, ed ecco cosa ho scoperto. Prima di tutto si può scegliere se coltivare l'orto insieme al fattore o se lasciarlo coltivare direttamente a lui (scelta preferibile, considerando il poco tempo a disposizione); poi si decide il periodo dell'anno in cui adottare un orto, per 5 mesi nel periodo estivo, per 4 mesi nel periodo invernale o per l'anno intero. Opto per un orto di medie dimensioni, 5 per 8 metri, per "sfamare" una famiglia di quattro persone.

Sul sito è anche possibile fare una simulazione degli ortaggi che si vogliono coltivare sul proprio terreno e valutarne la resa. Un'altra curiosità della piattaforma è la Tabella delle Consociazioni per conoscere quali abbinamenti è possibile fare e quali non sono assolutamente da fare tra ortaggio e ortaggio. Chi poteva immaginarsi per esempio che le melanzane andassero d'accordo con i fagioli ma non con le patate?! Forse meglio lasciar fare tutto al fattore. Sarà lui ad occuparsi dell'orto e, quando possibile, della consegna dei prodotti raccolti.

Ortiamo è un progetto innovativo, costruito sull'idea di una filiera corta che abbatte i costi dei passaggi intermedi tra produttori e consumatori, e che evita gli sprechi: si coltiva, infatti, solo quello che serve.
Non solo. Ortiamo seleziona i propri fattori secondo criteri ben precisi: in ogni azienda agricola che si candida al progetto viene valutata la zona di effettiva coltivazione degli orti, verificata l'assenza nelle vicinanze di fonti di inquinamento, la possibilità di approvvigionamenti idrici quantitativamente e qualitativamente sicuri e la vicinanza rispetto ai possibili ortisti (si può adottare un orto solo se ne esiste uno vicino a casa, sempre per il principio del km0).
Ad ogni azienda viene poi chiesto di coltivare gli orti con le metodiche della produzione biologica ovvero rispettando i tempi della natura, ruotando le colture, rispettando le consociazioni, non utilizzando fertilizzanti e pesticidi chimici.
Chi sono i clienti di Ortiamo? Sono famiglie giovani, di ampie vedute, con un'età tra i 30 e i 50 anni, e che soprattutto desiderano avere in tavola verdure sane dalla provenienza certa.

"Abbiamo iniziato questa attività nel 2015 con un fattore in provincia di Pesaro. Oggi possiamo contare su 17 fattori distribuiti nelle Marche, in Emilia Romagna, in Lombardia e in Piemonte – spiega Mirko Fassi, co-fondatore di Ortiamo -. Per il futuro vorremmo espandere ancora di più la nostra rete cercando altri fattori per servire nuove zone. Tra i progetti c'è anche quello di implementare un servizio on line per mettere a disposizione quei prodotti che i fattori hanno a disposizione, ma non sanno come commercializzare".

Ortiamo sembra essere a tutti gli effetti una filiera corta 2.0. Basti pensare che gli agricoltori reclutati devono garantire uno scambio di informazioni continuo con gli utenti, mettendo al primo posto la trasparenza, e la trasparenza, anche in questo caso, passa per i social.

"Non siamo un negozio virtuale di frutta e verdura. Se i prodotti di un orto vengono danneggiati da una grandinata, per esempio, i nostri clienti vengono informati istantaneamente – continua Mirko Fassi -. Coltivando un orto ci si assume anche il rischio di poter perdere parte del raccolto, ma ci teniamo a distinguerci da altre piattaforme che sembrano offrire lo stesso servizio, ma in realtà, garantiscono frutta e verdura in ogni condizione: questo assomiglia di più a quanto avviene con la grande distribuzione, o no?".

Photo Credits: Ortiamo.it