
Se ti dicessi di prendere una matita e disegnare delle patate, il bianco e il giallo non basterebbero: ti servirebbe anche un altro colore per rendere giustizia alle particolarissime patate viola. Nei nostri supermercati non le troveresti facilmente perché in Italia non sono ancora così note e diffuse, dovresti quindi provare a cercare le patate viola in qualche negozio specializzato. Fai attenzione, però, perché dall’altra parte del bancone, il commesso potrebbe correggerti: “vuole dire le patate vitelotte, giusto?”.
Anche se oggi tutti le chiamiamo patate viola, in realtà il loro nome originale e internazionalmente più conosciuto è appunto “vitelotte” ma potresti sentirle chiamare anche "vitelotte noire", "négresse" o "truffe de chine”. Tanti nomi dietro cui puoi trovare una varietà di tubero caratterizzata da una buccia scura e nera, una polpa violacea e diverse proprietà nutrizionali.
Oltre alla forma oblunga e grumosa, puoi riconoscere le patate viola dalle dimensioni abbastanza ridotte. Di fatto, sono tendenzialmente più piccole di come ti aspetteresti una patata gialla o bianca.
Le vitelotte presentano una pelle spessa e di colore scuro tendente al nero, la polpa interna invece è appunto di un acceso colore viola. Si contraddistinguono poi per una consistenza molto farinosa e il loro sapore, dolciastro, ricorda per certi versi quello della castagna.
In 100 grammi di patate viola sono contenute circa 85 calorie divise così:
Andando nello specifico troveresti:
Le patate viola sono un tubero che appartiene alla famiglia delle Solanaceae. La loro origine è legata ai territori dell’America meridionale, in particolare nelle zone comprese tra il Cile e il Perù mentre in Europa arrivarono solo in seguito alla colonizzazione. Se in Italia, come ti ho accennato, sono ancora poco conosciute, le patate viola hanno subito trovato terreno fertile in Francia, dove ancora oggi godono di maggior fama e utilizzo.
La coltivazione della patata viola è molto semplice, basta scegliere la varietà da seminare e lavorare il terreno in profondità per favorire l'attecchimento dei tuberi da seme. La varietà sviluppa un cespuglio simile alla classica patata e la fioritura primaverile-estiva è abbondante.
Sebbene non siano molto famose nella nostra cucina, le patate viola potrebbero avere un ruolo importante nella tua dieta. Comincio con il dirti che non contengono colesterolo e sono caratterizzate da una bassa presenza di grassi. Sono poi un’ottima fonte di carboidrati ma anche di buone dosi di proteine e minerali.
Proprio il colore viola rende le vitelotte speciali, e non solo in cucina. Sì, perché l’abbondante presenza di antociani da cui dipende la loro colorazione potrebbe regalare al tubero delle proprie antiossidanti utili contro il rischio di sviluppare un tumore, un ictus o una malattia cardiaca.
Le patate viola non presentano glutine e quindi potrebbero diventare protagoniste nella tua dieta se fossi celiaco, sono ricche di fibre vegetali, che favoriscono la buona funzionalità dell’intestino, e inoltre possono aiutare il tuo organismo al raggiungimento del fabbisogno giornaliero di potassio, che tendiamo a perdere con il sudore e che è invece indispensabile per l’attività del cuore.
Proprio come le tradizionali patate bianche o gialle, anche le patate viola si contraddistinguono per gli svariati usi che ne puoi fare in cucina. Anche perché, il particolarissimo colore violaceoesalta l’effetto visivo del piatto che poi porti in tavola.
Puoi preparare le patate viola cucinandole proprio come faresti con le patate normali, quindi lessate e servite direttamente così, magri con l’aggiunta di olio e sale oppure schiacciandole per formare una purea.
Se vuoi osare un po’, una delle modalità più gustose per cucinare le patate viola è friggendole per ottenere delle “insolite” patatine fritte ottime da stuzzicare, per esempio durante l’aperitivo.
Se invece vuoi sbizzarrirti ai fornelli, potresti utilizzare le patate vitelotte per preparare deliziosi gnocchi dall’aspetto cromatico non indifferente: conditi con salsa di pomodoro oppure olio e grana si prenderebbero, a merito, tutta la scena.
(Pubblicato da Kevin Ben Alì Zinati il 6 – 03 – 2021,
Modificato da Mattia Giangaspero il 28 – 06 – 2023)
Fonte | Fatsecret