Per la prima volta piove sulla cima della calotta glaciale della Groenlandia: un altro record negativo per il Climate Change

Fino ad oggi in questo punto a oltre 3mila metri di altitudine aveva sempre e solo nevicato. Tra il 14 e il 16 agosto 2021, invece, sono cadute oltre 7 miliardi di tonnellate di acqua piovana e le temperature sono rimaste sopra lo 0 per oltre 9 ore consecutive.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Kevin Ben Alì Zinati 23 Agosto 2021

Piove. Piove dove non aveva mai piovuto prima e dove non dovrebbe. Ovvero in cima alla calotta glaciale della Groenlandia, a più di 800 chilometri sopra il Circolo Polare Artico.

Qui ben 7 miliardi di tonnellate di pioggia hanno ricoperto i ghiacci di uno dei posti più freddi del mondo per tre giorni, dal 14 al 16 agosto, durante i quali la temperatura dell'aria è anche rimasta sopra lo zero per quasi nove ore.

Se queste condizioni potrebbero comunque sembrarti estreme e “innocue”, devi capire che per la Groenlandia, la scienza e per tutti noi rappresentano invece un grandissimo campanello d’allarme.

In un punto che raggiunge i 3.216 metri di altitudine e dove prima di questo agosto aveva soltanto nevicato, la presenza di pioggia per diverse ore e le temperature leggermente aumentate rispetto allo 0° sono il segnale inequivocabile e preoccupante del peso del cambiamento climatico sul nostro Pianeta.

I rischi

“Questo non è un segno salutare per una calotta glaciale” ha spiegato a Reuters Indrani Das, un glaciologo del Lamont-Doherty Earth Observatory della Columbia University.

Non solo perché l'acqua piovana è più scura, in grado quindi di assorbe più luce solare invece di rifletterla via ma soprattutto perché è più calda della neve e, per formarsi, necessita di temperature più alte rispetto allo zero.

Il meccanismo che s’innesca sulla calotta polare si ripercuote, come in una reazione a catena, anche sul resto del mondo.

“L'acqua sul ghiaccio fa male. Rende la calotta glaciale più incline a sciogliersi in superficie” ha continuato Indrani Das.

Se l'acqua disgelata si riversa nell’oceano, causando l’innalzamento del livello dei mari. Le inondazioni e altri eventi estremi simili diventerebbero sempre più frequenti e le popolazioni che vivono sulle coste marittime sarebbero sempre più in pericolo di quanto già non siano oggi.

Stando alle stime degli scienziati, lo scioglimento della calotta glaciale della Groenlandia, la seconda più grande al mondo dopo quella dell'Antartide, ad oggi è responsabile già del 25% dell'innalzamento globale del livello del mare.

Una cattiva strada 

La pioggia di agosto e le temperature più alte ci dicono, una volta di più, che gli effetti del Climate Change stanno impattando pesantemente dalla sopravvivenza della Groenlandia.

Già lo scorso luglio si era verificato un drammatico evento di fusione che aveva causato, in un solo giorno, lo scioglimento di così tanto ghiaccio da per coprire lo stato americano della Florida in 5 centimetri di acqua.

Quell’episodio aveva reso il 2021 uno dei soli quattro anni colpiti da uno scioglimento così diffuso insieme al ​​2019, 2012 e 1995.

Il The Guardian ha portato le parole che Ted Scambos, uno scienziato del National Snow and Ice Data Center dell'Università del Colorado, che ha riportato la pioggia al vertice, ha rilasciato alla CNN: “Quello che sta succedendo non è semplicemente un decennio o due caldi in un modello climatico errante. Questo è senza precedenti. Stiamo attraversando soglie che non si vedono da millenni, e francamente questo non cambierà finché non adegueremo ciò che stiamo facendo all’aria”.