Per un bambino su 2 la merenda è troppo calorica

In occasione della Giornata nazionale delle merenda, l’ultima indagine di Okkio alla Salute allerta sulle abitudini poco sane dei nostri bambini. Merendine e snack confezionati rischiano, infatti, di trasformare la merenda di metà mattina e del pomeriggio in pasti ipercalorici.
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Gaia Cortese 17 Settembre 2019
Con la collaborazione di Dott. Dottor Massimo Luca Castellazzi Medico chirurgo specialista in pediatria all'Ospedale Città di Sesto San Giovanni

L’ora della merenda è senza dubbio il momento in cui i bambini hanno più appetito, ma oggi che è ufficialmente la giornata nazionale della merenda vale la pena soffermarsi su quanto sia sano o meno quello che viene offerto loro come spuntino di metà mattina o metà pomeriggio. Sì, perché in base all’ultima indagine Okkio alla salute, che si occupa di rilevare casi di sovrappeso e obesità tra i bambini della scuola primaria, risulta che almeno il 54% dei bambini italiani di norma fa una merenda inadeguata con alimenti troppo calorici, complici le merendine confezionate, ma anche focacce, pizzette e patatine.

Lo spuntino di metà mattina e la merenda costituiscono circa il 5-10% dell'apporto calorico giornaliero.

Negli ultimi anni, infatti, le merendine confezionate hanno sostituito altre tipologie di merenda decisamente più sane. La tradizionale combo costituita da pane, burro e zucchero è destinata a rimanere tra i ricordi del passato e, sempre più di rado, il pane si accompagna alla marmellata, decisamente messa da parte a favore di merende più caloriche come creme spalmabili al cioccolato, budini e snack confezionati.

Il consumo di frutta e verdura da parte delle nuove generazioni resta ancora molto lontano da quanto suggerito nelle linee guida sulla sana alimentazione con il 20,4% dei bambini che la consumano meno di una volta al giorno, mentre solo l’8,5% le consumano 5 o più volte al giorno come consigliato. Eppure la mattina e il pomeriggio rappresentano il miglior momento della giornata per consumare frutta fresca, tagliata a pezzi, sotto forma di frullato, o ancora semplicemente aggiunta allo yogurt.

Bastano 100 calorie in più al giorno per far accumulare in un anno 5 chili di peso extra.

Il progetto di Coldiretti

Coldiretti è impegnata nel progetto “Educazione alla Campagna Amica” che coinvolge alunni delle scuole elementari e medie italiane che partecipano alle lezioni organizzate nelle fattorie didattiche, nelle aziende agricole, nei laboratori del gusto e in classe. Lo scopo del progetto è quello di formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea. E, se possibile, anche quello di fermare il consumo del cosiddetto junk food.

Il parere dell'esperto

Abbiamo sentito sull'argomento il parere del Dottor Massimo Luca Castellazzi, medico chirurgo specialista in pediatria all'Ospedale Città di Sesto San Giovanni: "Nell'ambito di una corretta alimentazione, lo spuntino di metà mattina e la merenda costituiscono circa il 5-10% dell'apporto calorico giornaliero. È dunque il momento perfetto per proporre ai vostri bambini della golosa frutta di stagione, degli yogurt o anche dei gelati artigianali a base di frutta. Sono da limitare il più possibile le merendine ipercaloriche e ricche di grassi, troppo spesso proposte ai bambini da un lato perché più comode e dell'altro perché spesso più gradite al palato dei più piccoli.

Tuttavia, alla lunga, un'alimentazione errata, associata ad uno stile di vita sedentario, può associarsi allo sviluppo di sovrappeso/obesità che predispongono allo sviluppo in età adulta di patologie cardiovascolari, diabete e disturbi del metabolismo, con un conseguente peggioramento della qualità di vita. Per il raggiungimento di un buon stato di salute occorre dunque cominciare fin da bambini con una corretta alimentazione, basata sull'evitare l'eccessiva introduzione di calorie (molto facile nelle società come la nostra), sul dare una giusta ripartizione di nutrienti nell'arco della giornata e sull'evitare i cibi fuori pasto.

L'obiettivo è quello dei 5 pasti al giorno: la colazione (che dovrebbe coprire il 15% delle calorie giornaliere), lo spuntino del mattino e la merenda del pomeriggio (che coprono, appunto, il 5-10% delle calorie e sono utili per non arrivare troppo affamati al pranzo e alla cena ed evitare dunque le abbuffate), il pranzo (circa il 40% delle calorie giornaliere) e la cena (circa il 30% dell'apporto calorico quotidiano). Inoltre è importante contrastare la sedentarietà".