
So che può sembrare una domanda insolita da fare e sicuramente non è il primo problema a cui pensare o la prima curiosità da sapere, però riflettici anche solo un secondo. Tu andresti a vivere in luoghi dove ciclicamente si formano sempre uragani, tornadi e intere città vengono allagate?
Le motivazioni dietro la scelta degli americani di vivere in stati come la Florida, il Texas sono quasi tutte legate alla sfera economica.
Questi stati hanno economie robuste, con settori come il turismo, l'energia e l'agricoltura che attraggono lavoratori da tutto il paese. Inoltre, il costo della vita in alcune di queste aree interne può essere inferiore rispetto ad altre parti degli Stati Uniti, rendendole attraenti per chi cerca di risparmiare.
Poi c'è chi è nato in quei luoghi e per attaccamento al territorio non si è mai voluto spostare. Il punto centrale però è un altro e a evidenziarlo è il New York Times che spiega che il problema dell'andare a vivere in questi territori riguarda persone che prima non ci vivevano e il fatto che queste persone vadano a vivere in aree attaccate dagli uragani non fa altro che aumentare la potenza degli uragani stessi.
Adesso ti faccio un esempio concreto. Tra il 2000 e il 2023, la Florida ha aggiunto più di 3 milioni di persone tramite migrazione interna. La Carolina del Nord e del Sud ne ha aggiunti altri 2,5 milioni.
Gli studi dimostrano che l'afflusso di persone nelle zone costiere ad alto rischio di uragani, e lo sviluppo che ne consegue, hanno aumentato la portata dei disastri e i relativi costi.
Il New York Times parla anche dell'Uragano Ian. Quando questo uragano colpì l'area di Cape-Coral-Fort Myers nel 2022, uccise quasi 150 persone e causò danni per oltre 100 miliardi di dollari, diventando il terzo uragano più costoso nella storia degli Stati Uniti . Gli scienziati scoprirono che la tempesta portava le impronte digitali del cambiamento climatico, che molto probabilmente aumentò la quantità di pioggia che Ian portò in Florida. Ma la rapida crescita della popolazione e lo sviluppo cambiarono anche la forma del disastro.