Pfas in Veneto

Pfas nell’acqua, negli Usa fissano il limite a zero con una decisione storica: qual è la soglia massima in Italia e in Europa

Nuove regole per contenere gli inquinanti negli USA, l’amministrazione Biden-Harris ha una strategia per tutelare la salute dei cittadini. Cosa accade in Unione europea e in Italia, invece?
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Francesco Castagna 16 Aprile 2024

"Signed and shared", è con questa frase che da tempo cercano consenso  gli statunitensi che lottano per la riduzione degli PFAS nell'acqua. Ora per loro finalmente è arrivata una conquista: l'EPA, l'Agenzia statunitense per la Protezione Ambientale, ha deciso di ridurre drasticamente le quantità di PFAS ammissibili in acqua; contemporaneamente ha annunciato un miliardo di dollari di investimento per affrontare il problema degli PFAS nelle acque potabili.

L'Agenzia ha fissato i nuovi parametri a seguito della decisione dell'amministrazione Biden-Harris, che è voluta intervenire per salvaguardare la salute di 100milioni di persone. Si tratta del primo standard nazionale di acqua potabile per proteggere la comunità da sostanze che sono comunemente conosciute anche come "forever chemicals", ovvero materiali che hanno un tempo di decomposizione così esteso che per l'uomo è quasi da considerare come infinito.

Fonte: Health and Environmental Alliance

Negli anni gli studi condotti da diversi istituti a livello internazionale hanno visto come queste sostanze non siano soltanto responsabili di patologie gravi come cancri, impatti al fegato e al cuore, ma vengono trasmessi dalle madri ai bambini, provocando danni immuni e allo sviluppo ai lattanti.

Il nuovo limite fissato negli USA riguarda cinque singoli PFAS: PFOA, PFOS, PFNA, PFHxS e HFPO-DA (conosciuto anche come "GenX Chemicals"). "La regola stabilisce anche un limite per le miscele di due o più di quattro PFAS: PFNA, PFHxS, PFBS e GenX chemicals", si legge nel comunicato stampa diffuso dall'EPA.

Nello specifico, i nuovi termini stabiliti dall'amministrazione Biden-Harris sono: per PFOA e PFOS, riconosciuti come certi cancerogeni, il governo ha stabilito il limite zero. Questo perché "non esiste un livello di esposizione a questi contaminanti senza rischio di impatti sulla salute, compresi alcuni tumori". Per PFNA, PFHxS, e "GenX Chemicals," invece, l'EPA ha stabilito il limite di MCLGS (Maximum Contaminant Level Goal) e MCL (Maximum Contaminant Level) a 10 parti per trilione.

"Per decenni, il popolo americano è stato esposto alla famiglia di sostanze chimiche per sempre incredibilmente tossiche, note come PFAS, senza alcuna protezione dal loro governo. Queste sostanze chimiche ora contaminano praticamente tutti gli americani dalla nascita. Questo perché per generazioni, i prodotti chimici PFAS scivolato fuori di ogni legge ambientale federale come un uovo fritto fuori una padella Teflon – fino a quando Joe Biden è arrivato" ha detto il presidente del gruppo di lavoro ambientale e co-fondatore Ken Cook.

Qual è la soglia massima in Italia e in Europa

Se per gli Stati Uniti ci troviamo di fronte a una svolta, in Unione Europea e in Italia il cronoprogramma è ancora incerto. Nel 2017 l'Unione Europea ha avviato un'iniziativa di biomonitoraggio umano, terminata nel 2021. Lo scopo era capire i livelli di inquinanti eterni nei cittadini europei. Da un a parte poi, il nuovo regolamento sugli imballaggi prevede il divieto di utilizzare Pfas a contatto con gli alimenti; dall'altra, l'Unione europea ha ha trovato consenso da parte degli Stati singoli per rivedere le norme in materia di gestione delle acque.

L'ultimo provvedimento risale al 2020, quando l'UE ha approvato una direttiva che stabilisce la soglia di 100ng/l per venti PFAS, mentre 500ng/l per tutti gli altri PFAS. In Italia poi, l'Istituto Superiore della Salute ha stabilito la soglia di 500ng/l per i Pfoa e 300ng/l per i Pfos.

Fonte| EPA;