Pannelli solari: quanti ettari di terreno occupano in Italia?

Il dibattito sull’impatto ambientale dei pannelli solari spesso si concentra sul consumo di suolo. In realtà , i dati raccontano una storia diversa: la cementificazione, e non l’energia rinnovabile, è la principale responsabile della perdita di terreno fertile in Italia.
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Annatina Fanigliulo 29 Aprile 2024

Secondo Legambiente, nel 2022 il consumo di suolo per nuovi impianti fotovoltaici a terra è stato di solo 243 ettari, pari allo 0,02% della superficie agricola nazionale. Mentre, gli ettari consumati ogni giorno per l’espansione urbana e le infrastrutture è pari a  320 ettari.

I dati: suolo dedicato ai pannelli solari in Italia

La Puglia guida la classifica italiana per superficie occupata da impianti fotovoltaici a terra.
A settembre 2023, la regione contava oltre 4mila ettari dedicati a questa tecnologia, posizionandosi al primo posto tra le regioni italiane.
Un dato che rispecchia un trend nazionale: il Sud, con il suo clima favorevole e la maggiore disponibilità  di terreni pianeggianti, si conferma l'area ideale per lo sviluppo del fotovoltaico a terra. Sicilia e Lazio seguono a ruota, con rispettivamente 1.615 e 1.585 ettari occupati.

Al contrario, il Nord Italia presenta una distribuzione più eterogenea, con un focus sugli impianti di piccola taglia installati sui tetti di abitazioni private. Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna sono le regioni leader in questo settore, dimostrando che la conversione verso un modello energetico sostenibile può avvenire anche a partire dal consumo domestico.

Le ragioni di questa differenza tra Nord e Sud sono molteplici:

  • Maggiore irraggiamento solare: Le regioni meridionali godono di un clima più caldo e soleggiato, condizione ideale per massimizzare la produzione di energia fotovoltaica.
  • Disponibilità  di terreni: Il Sud presenta aree più pianeggianti e meno urbanizzate, facilitando l'installazione di grandi impianti a terra.
  • Incentivi: Alcune regioni meridionali hanno attuato politiche di sostegno al fotovoltaico più favorevoli rispetto al Nord.

Il consumo di suolo degli impianti fotovoltaici a terra

Spesso si sente parlare del consumo di suolo legato ai parchi fotovoltaici, con la narrativa che li dipinge come grandi divoratori di terreni agricoli.
In realtà , i dati raccontano una storia diversa: l'impatto dei pannelli solari sul suolo è minimo se confrontato con la cementificazione.

Da un lato è vero che i parchi solari occupano suolo agricolo ma in Italia, su quasi 12,8 milioni di ettari disponibili, la percentuale di terreni agricoli occupati dai pannelli è solo dello 0,13%, ovvero circa 16mila ettari.
Un numero esiguo, se si considera che ogni giorno in Italia vengono cementificati circa 32 ettari di suolo, per un totale di oltre 11mila ettari all'anno.

La vera minaccia alla disponibilità di terreni agricoli è la cementificazione. Strade, centri commerciali, nuove zone residenziali: la crescita urbana e le infrastrutture divorano suolo fertile a un ritmo preoccupante. Un fenomeno che ha conseguenze ben più gravi rispetto all'installazione di pannelli solari.

Per fare un paragone: la superficie occupata dai pannelli solari in Italia è pari a circa 200 campi da calcio; mentre quella cementificata, ogni anno, equivale a circa 1.500 campi da calcio.

Come conciliare energia, ambiente e territorio

Sfruttare al meglio le potenzialità del fotovoltaico significa abbracciare un approccio sinergico che valorizzi sia i tetti che le aree a terra. Un connubio che permette di massimizzare la produzione di energia pulita, alimentando sia i consumi privati che quelli delle comunità energetiche.

In questa visione olistica, i tetti si confermano la superficie ideale per l'installazione di pannelli solari, perfettamente integrati nel contesto residenziale e commerciale. Allo stesso tempo, le aree a terra, opportunamente selezionate, offrono un'ulteriore opportunità per ampliare la capacità produttiva, favorendo la realizzazione di impianti di grandi dimensioni.

Abbracciando questa strategia integrata, si delinea un futuro energetico più sostenibile, alimentato da una moltitudine di piccoli e grandi impianti fotovoltaici, capaci di soddisfare il fabbisogno energetico di case, condomini e intere comunità. Un modello virtuoso che coniuga efficienza, risparmio e rispetto per l'ambiente, aprendo la strada a un domani più verde e luminoso.