Quale miele può mangiare chi ha il diabete?

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
Non esiste una qualità di miele più adatta ai diabetici. Bisogna consumarne poco e preferibilmente utilizzare quello grezzo e biologico, per evitare che contenga zuccheri aggiunti.
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Valentina Rorato 28 Luglio 2023

Il miele non è un alimento adatto a chi soffre di diabete e, nella maggior parte dei casi, non c’è alcun vantaggio nel sostituire lo zucchero con questo prodotto. Sia il miele che lo zucchero influenzano il livello di glucosio nel sangue, perché sono entrambi carboidrati.  Nello specifico il miele contiene più di carboidrati e più calorie per cucchiaino rispetto allo zucchero semolato, ma essendo un po’ più dolce si tende a usarne meno. Inoltre, contiene più vitamine e sali minerali. Non esiste quindi una qualità consiglia, semmai si può inserire nella dieta facendo attenzione alle quantità.

Uno studio ha osservato l'effetto glicemico del miele rispetto al glucosio nelle persone con diabete di tipo 2, misurando i livelli di zucchero nel sangue dei partecipanti a una e a due ore dopo l'ingestione. I ricercatori hanno scoperto che con il miele, i livelli di zucchero nel sangue hanno raggiunto il picco in un'ora, seguito da un calo. A due ore dall'ingestione del miele, i livelli di zucchero nel sangue erano inferiori rispetto alla prima ora. D'altra parte, i livelli di zucchero nel sangue con l'ingestione di glucosio erano più alti che con il miele nella prima ora e continuavano a salire anche nella seconda ora. Questi risultati suggeriscono che il miele abbia un effetto glicemico inferiore rispetto al glucosio. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per verificare questa affermazione.

Esistono poi degli studi che hanno dimostrato che il miele stimola una risposta insulinica maggiore rispetto ad altri zuccheri.  Per questo motivo, alcune esperti hanno ipotizzato che sia effettivamente un bene per le persone con diabete e possa persino prevenirlo. E' ovviamente un'affermazione importante, che merita – ancora una volta – ulteriori ricerche.

É poi importante distinguere tra:

  • Miele grezzo, noto anche come miele non filtrato. Questo miele viene estratto da un alveare e poi filtrato per rimuovere le impurità.Miele trasformato, che passa attraverso un processo di filtrazione. È anche pastorizzato (esposto a calore elevato) per distruggere il lievito e creare una maggiore durata.
  • Miele trasformato, che è più morbido del miele grezzo, ma i processi di filtrazione e pastorizzazione rimuovono alcuni dei suoi nutrienti e antiossidanti.

Si consiglia quindi di optare per il miele grezzo e di usarne sempre molto poco. Inoltre, le persone con diabete dovrebbero scegliere sempre miele naturale puro, biologico o crudo. Questi tipi di miele generalmente non hanno zuccheri aggiunti. Il miele prodotto commercialmente può contenere zucchero o sciroppo aggiunti.

Fonte | The Effects of Oral Consumption of Honey on Key Metabolic Profiles in Adult Patients with Type 2 Diabetes Mellitus and Nondiabetic Individuals: A Systematic Review of Clinical Trials, pubblicato su Hindwai; Comparison of glycaemic response to honey and glucose in type 2 diabetes pubblicato su JPMA