Quali danni provoca l’abuso di alcol e da quali segnali riconoscerlo

Può capitare a tutti di bere un bicchiere in più, ma superare costantemente il limite può provocare danni molto gravi a cuore, cervello e fegato. Vediamo come riconoscere per tempo l’abuso di alcol e quando è necessario rivolgersi a uno specialista.
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Dott. Albert Kasongo Medico vaccinologo
23 Dicembre 2021 * ultima modifica il 23/12/2021

Secondo il Global status report on alcohol and health 2018 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’uso di alcol nel 2016 ha causato nel mondo circa 3 milioni di morti, ossia il 5,3% di tutti decessi. E il 5,1% degli anni di vita persi a causa di malattia, disabilità o morte prematura sono attribuibili all’alcol. Più di tre quarti dei decessi si è verificato tra gli uomini.

Si parla di alcolismo o abuso alcolico quando vi è un’incapacità, da parte del bevitore, di astenersi dall’assumere grandi quantità di alcolici, compromettendo il proprio comportamento psico-sociale e sviluppando dipendenza. L’alcolista perde il controllo sulla sua abitudine a bere e sviluppa problematiche fisiche e psicologiche, oltre che tolleranza e astinenza. Vediamo insieme quali sono i danni che possono derivare da un’elevata assunzione di sostanze alcoliche.

La diagnosi di alcolismo

Per poter fare una diagnosi di alcolismo, secondo il DSM-5, è necessario riconoscere almeno 2 dei seguenti sintomi per un periodo non inferiore ai 12 mesi:

  • assunzione di alcol in quantità superiori o per periodi più lunghi rispetto alle intenzioni del soggetto
  • desiderio costante di assumere alcolici o fallimenti nel tentativo di ridurre l’assunzione di alcol
  • gran parte del tempo della giornata è impiegato nel bere, nel recuperare alcolici o nel gestire i sintomi da intossicazione (effetti post-sbornia)
  • il soggetto sente un impellente e incontrollabile bisogno di bere (craving)
  • l’uso di alcol comporta fallimenti nell’adempimento delle proprie responsabilità a casa, al lavoro o a scuola
  • mantiene l’uso di alcol nonostante questo sia causa di ricorrenti problemi sociali
  • importanti attività vengono abbandonate per lasciare spazio all’uso di alcolici
  • l’alcol è utilizzato in situazioni in cui è fisicamente pericoloso farlo
  • utilizzo continuativo di alcol anche dopo la comparsa di problemi psicologici o sociali attribuibili all’abuso alcolico
  • sviluppo della tolleranza verso l’alcol manifestata con aumento significativo della quantità di alcol necessaria a soddisfare il bisogno alcolico
  • presenza di sintomi astinenziali o comportamenti atti a non provare sintomi astinenziale

I danni sul cervello

A basse dosi vengono attivate aree del cervello in cui avviene il rilascio di endorfine, andando così a generare quella sensazione di piacere che si prova quando si è brilli. Con l’aumentare delle dosi, però, l’effetto sul Sistema nervoso centrale è depressorio, poiché viene inibita la funzione di alcuni neurotrasmettitori eccitatori, in particolar modo il glutammato, andando a rallentare l’attività cerebrale con una diminuzione dell’autocontrollo, deficit di apprendimento e alterata capacità di giudizio. Si arriva anche ad osservare atrofia cerebrale e polinevriti.

I danni sul fegato

Il fegato è l’organo più danneggiato, poiché il metabolismo dell’alcol avviene proprio a questo livello. I danni su quest’organo sono ingravescenti. Possiamo osservare:

  • Steatosi epatica: un accumulo di trigliceridi nel fegato. Condizione asintomatica spesso ma reversibile con la sospensione dell’assunzione di alcol.
  • Epatite alcolica: infiammazione del fegato causata dall’abuso di alcol.
  • Fibrosi: processo cicatriziale che insorge laddove non s’intervenga sull’epatite.
  • Cirrosi: degenerazione del processo di fibrosi. Completamente irreversibile. Può portare a insorgenza di tumore al fegato.

I danni sul cuore

La condizione più pericolosa è la cardiopatia alcolica, in cui si ha una dilatazione delle cavità cardiache con conseguente riduzione della gittata. Una cronicizzazione di questa situazione può portare a una cardiomiopatia. Spesso si nota un’ipertensione arteriosa secondaria al danno dell’alcol sul sistema nervoso che è deputato al controllo della pressione che porta a un’aumento del rischio di sviluppare ictus.

I danni psicologici

Come si può immaginare, il soggetto alcolista tenderà a preoccuparsi sempre meno della propria persona mostrando una progressiva perdita della capacità di giudizio, danni alla memoria, alterazione della propria personalità e deterioramento cognitivo (secondario anche all’atrofia cerebrale). Si può arrivare anche, in alcuni casi, all’insorgenza di problemi psicotici quali deliri o allucinazioni, ricordando che, nel caso in cui siano già presenti disturbi, vi è la possibilità che possano peggiorare

Esiste un lungo elenco di problematiche legate al consumo eccessivo di alcol, per questo motivo è opportuno, laddove ci si renda conto di rientrare in queste caratteristiche, rivolgersi per tempo a specialisti che possano aiutarci a venirne fuori.

Laureato in Medicina e Chirurgia all’Università degli studi “Aldo Moro” di Bari, ha maturato esperienza in numerosi ambiti collaborando con diverse altro…
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