Secondo il Global status report on alcohol and health 2018 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’uso di alcol nel 2016 ha causato nel mondo circa 3 milioni di morti, ossia il 5,3% di tutti decessi. E il 5,1% degli anni di vita persi a causa di malattia, disabilità o morte prematura sono attribuibili all’alcol. Più di tre quarti dei decessi si è verificato tra gli uomini.
Si parla di alcolismo o abuso alcolico quando vi è un’incapacità, da parte del bevitore, di astenersi dall’assumere grandi quantità di alcolici, compromettendo il proprio comportamento psico-sociale e sviluppando dipendenza. L’alcolista perde il controllo sulla sua abitudine a bere e sviluppa problematiche fisiche e psicologiche, oltre che tolleranza e astinenza. Vediamo insieme quali sono i danni che possono derivare da un’elevata assunzione di sostanze alcoliche.
Per poter fare una diagnosi di alcolismo, secondo il DSM-5, è necessario riconoscere almeno 2 dei seguenti sintomi per un periodo non inferiore ai 12 mesi:
A basse dosi vengono attivate aree del cervello in cui avviene il rilascio di endorfine, andando così a generare quella sensazione di piacere che si prova quando si è brilli. Con l’aumentare delle dosi, però, l’effetto sul Sistema nervoso centrale è depressorio, poiché viene inibita la funzione di alcuni neurotrasmettitori eccitatori, in particolar modo il glutammato, andando a rallentare l’attività cerebrale con una diminuzione dell’autocontrollo, deficit di apprendimento e alterata capacità di giudizio. Si arriva anche ad osservare atrofia cerebrale e polinevriti.
Il fegato è l’organo più danneggiato, poiché il metabolismo dell’alcol avviene proprio a questo livello. I danni su quest’organo sono ingravescenti. Possiamo osservare:
La condizione più pericolosa è la cardiopatia alcolica, in cui si ha una dilatazione delle cavità cardiache con conseguente riduzione della gittata. Una cronicizzazione di questa situazione può portare a una cardiomiopatia. Spesso si nota un’ipertensione arteriosa secondaria al danno dell’alcol sul sistema nervoso che è deputato al controllo della pressione che porta a un’aumento del rischio di sviluppare ictus.
Come si può immaginare, il soggetto alcolista tenderà a preoccuparsi sempre meno della propria persona mostrando una progressiva perdita della capacità di giudizio, danni alla memoria, alterazione della propria personalità e deterioramento cognitivo (secondario anche all’atrofia cerebrale). Si può arrivare anche, in alcuni casi, all’insorgenza di problemi psicotici quali deliri o allucinazioni, ricordando che, nel caso in cui siano già presenti disturbi, vi è la possibilità che possano peggiorare
Esiste un lungo elenco di problematiche legate al consumo eccessivo di alcol, per questo motivo è opportuno, laddove ci si renda conto di rientrare in queste caratteristiche, rivolgersi per tempo a specialisti che possano aiutarci a venirne fuori.