Colesterolo alto: le cause, quali sono i rischi e cosa mangiare per abbassarlo

Il colesterolo è un grasso prodotto in gran parte dal tuo corpo e svolge varie funzioni cruciali per l’organismo, ma quando i suoi livelli nel sangue diventano troppo alti si parla di ipercolesterolemia, una condizione che solitamente non provoca sintomi specifici ma aumenta il rischio di malattie cardiovascolari. Vediamo quali valori segnalano il colesterolo alto e perché dieta e stile di vita sono così importanti.
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Alessandro Bai 13 Luglio 2022
* ultima modifica il 29/02/2024

Anche se colesterolo è un termine che può fare spaventare e che viene associato solitamente a dei problemi di salute, devi sapere che in realtà è una sostanza grassa che ha un ruolo fondamentale per il buon funzionamento dell'organismo: partecipa infatti alla sintesi della vitamina D e di alcuni ormoni, è indispensabile per la costruzione di cellule sane e costituisce parte delle membrane cellulari e delle guaine delle fibre nervose.

Tutto questo accade normalmente se le quantità di questo grasso presente nel sangue rimangono sotto controllo. Quando i livelli di colesterolo diventano troppo alti, superando la soglia di 240 milligrammi per decilitro di sangue (mg/dl), la sua presenza diventa dannosa per il tuo corpo e, anche se spesso non provoca sintomi specifici, aumenta il rischio di malattie cardiache come ictus e infarti.

Di seguito ti spiegherò quali sono i rischi principali legati all'ipercolesterolemia, quando preoccuparsi e quali cibi evitare per contribuire a mantenere il colesterolo sotto controllo.

Cos'è il colesterolo

Il colesterolo è un grasso naturalmente presente nel tuo sangue, dato che viene prodotto principalmente proprio dal tuo organismo, mentre una quantità minore viene introdotta nel corpo ogni giorno attraverso la dieta. Le sue funzioni sono diverse:

  • Contribuisce alla formazione della bile, ed è quindi coinvolto nel processo di digestione
  • Partecipa alla formazione della vitamina D che favorisce la salute delle ossa
  • Favorisce la costruzione della parete delle cellule del sistema nervoso
  • Partecipa alla produzione di ormoni come il cortisolo, il progesterone e il testosterone.

Se quindi da una parte il colesterolo è molto importante per alcuni processi dell'organismo, il problema è legato ad una sua presenza eccessiva nel sangue, chiamata anche ipercolesterolemia. Il colesterolo in eccesso rappresenta infatti uno dei principali fattori di rischio per le malattie cardiache, dato che in caso di quantità troppo elevate tende a depositarsi sulle pareti delle arterie, che possono diventare più rigide e spesse rischiando di ostacolare o bloccare il flusso sanguigno.

Tieni presente che il colesterolo viene prodotto principalmente nel fegato, unico organi che è anche in grado di eliminare le quantità in eccesso; da qui, il grasso viene trasportato negli organi periferici all'interno specifiche strutture molecolari chiamate lipoproteine, di cui esistono diversi tipi che definiscono a propria volta il tipo di colesterolo con cui abbiamo a che fare.

In effetti, possiamo parlare di due tipi di colesterolo diversi: quello HDL, definito colesterolo buono, e quello LDL, definito colesterolo cattivo. Quando esegui gli esami del sangue per monitorare i livelli di questo grasso, tieni presente che la voce colesterolo totale corrisponde circa alla somma di HDL e LDL.

L'HDL (High Density Lipoprotein) è definito “buono” perché non è dannoso per le arterie, anzi, dato che è trasportato dalle lipoproteine ad alta intensità, che hanno il compito di rimuovere il colesterolo in eccesso dalle pareti dei vasi sanguigni per riportarlo al fegato.

Il colesterolo LDL (Low Density Lipoprotein) è invece detto "cattivo" poiché si sposta all'interno delle lipoproteine a bassa intensità e tende a depositarsi sulle pareti delle arterie facilitando, attraverso un processo noto come aterosclerosi, la formazione delle placche, che a lungo andare limitano il passaggio del sangue e possono arrivare anche a bloccarlo. Di conseguenza, è proprio il colesterolo cattivo a poter creare danni anche gravi, favorendo l'insorgenza ad esempio di infarti o ictus cerebrali.

Il colesterolo cattivo, o LDL, è quello che tende a depositarsi sulle pareti delle arterie, ostacolando o bloccando il flusso del sangue e di conseguenza aumentando il rischio cardiovascolare.

Cause

Il colesterolo può alzarsi per diverse cause, principalmente legate allo stile di vita, ma anche per una componente genetica che consiste in alcune specifiche mutazioni e porta allo sviluppo della cosiddetta ipercolesterolemia ereditaria o familiare, cioè trasmessa all'interno della stessa famiglia. Tuttavia, tra i fattori in grado di provocare il colesterolo alto ci sono:

  • Fumare, un'abitudine che sul lungo periodo può arrecare danni ai vasi sanguigni
  • Sedentarietà
  • Obesità
  • Essere sovrappeso
  • Eccessivo consumo di alcolici

Oltre a questi comportamenti o disturbi, anche condizioni come il diabete, la pressione alta, l'ipotiroidismo, le malattie del fegato o i problemi renali sono spesso associati all'ipercolesterolemia.

Sintomi

Anche se può essere pericoloso per la tua salute, il colesterolo alto non provoca sintomi specifici che ti permettono di riconoscerlo.

Per questo motivo, l'unico modo per scoprire se soffri di ipercolesterolemia è quello di sottoporsi a degli esami del sangue.

Diagnosi

Come ti dicevo, per diagnosticare il colesterolo alto è necessario eseguire un esame del sangue, che ti dirà quali sono esattamente i valori di colesterolo LDL, colesterolo HDL e colesterolo totale. A seconda delle quantità in circolo, che vengono misurate il milligrammi per decilitro (mg/dl), il medico potrà stimare il rischio che tu venga colpito da una malattia cardiovascolare.

Ecco come interpretare i risultati:

Rischio cardiovascolare alto Rischio cardiovascolare moderato Rischio cardiovascolare basso (valori ideali)
Colesterolo cattivo o LDL >159 mg/dl 130-159 mg/dl <130 mg/dl
Colesterolo buono o HDL (Uomo) <40 mg/dl 40-59 mg/dl >60 mg/dl
Colesterolo buono o HDL (Donna) <50 mg/dl 50-59 mg/dl >60 mg/dl
Colesterolo totale >240 mg/dl 200-239 mg/dl <200 mg/dl

Cura

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Frutta e verdura, ma anche pesce e cereali, rientrano tra i cibi che aiutano a ridurre il colesterolo.

Se scopri di avere il colesterolo alto, la buona notizia è che questo problema spesso è legato ad una serie di fattori controllabili, ovvero sui quali puoi agire per abbassare il colesterolo.

Prima di valutare un trattamento farmacologico, a meno che il medico non sospetti già la presenza di patologie sottostanti ti consiglierà di modificare il tuo stile di vita con pochi ma importanti consigli:

  • Smettere di fumare
  • Perdere peso
  • Fare più attività fisica
  • Migliorare la tua dieta

Cosa mangiare

L'alimentazione è la prima cosa da modificare se soffri di ipercolesterolemia, dato che ci sono alcuni cibi che vanno evitati il più possibile, come ad esempio i grassi saturi di origine animale, ovvero burro, strutto e lardo. In generale, è consigliato ridurre il consumo di grassi, quindi dovrai mangiare con molta moderazione gli insaccati, i formaggi e le uova, oltre ad evitare di friggere con olio di palma e altri oli industriali, tutte abitudini che aumentano l'apporto di grasso cattivo, che può aumentare il rischio cardiovascolare.

Al contrario, esistono diversi alimenti che aiutano ad abbassare il colesterolo e che quindi dovresti preferire. Tra questi ci sono:

  • Pesce, da consumare almeno 2 o 3 volte a settimana
  • Cereali, soprattutto integrali
  • Legumi
  • Frutta

Farmaci

In alcuni casi, per tenere sotto controllo l'ipercolesterolemia si interviene con i farmaci.

Per contrastare la produzione di colesterolo LDL e aiutare il fegato a eliminare quello in circolo nel sangue si usano le statine, farmaci di norma utilizzati per contrastare l'ipercolesterolemia. Anche la niacina (o acido nicotinico) è in grado di abbassare i livelli di colesterolo totale e di LDL a favore di quello HDL.

In tempi recenti, alle statine, si sono affiancati degli inibitori dell'assorbimento del colesterolo, in particolare l'ezetimibe, che non sono altro che molecole che bloccano il colesterolo assunto con la dieta. Esistono poi gli anticorpi monoclonali, farmaci da assumere una o due volte al mese per via sottocutanea, che hanno dimostrato un'efficacia molto superiore alle statine o alle statine associate agli inibitori dell'assorbimento del colesterolo.

(Pubblicato da Sara Del Dot l'1-11-2018
Modificato da Alessandro Bai il 13-7-2022)

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