Quando l’albero di Natale diventa un gesto di solidarietà…

Vuoi compiere un gesto di solidarietà acquistando uno degli alberi caduti lo scorso ottobre sull’Altopiano di Asiago? Con l’iniziativa di Coldiretti, dal 13 al 16 dicembre, puoi trovare un bellissimo (e solidale) albero di Natale nei mercati di Campagna Amica.
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Gaia Cortese 10 Dicembre 2018

Sapevi che anche addobbare un albero di Natale può diventare un grande gesto di solidarietà? Succede quando festoni, decorazioni e palline colorate vengono utilizzati per regalare una seconda vita ai tanti abeti abbattuti nell’ondata di maltempo che lo scorso ottobre ha devastato i boschi italiani del nord-est.

L’iniziativa, volta ad aiutare concretamente i territori devastati, è quella di Coldiretti che, in collaborazione con Federforeste e Pefc Italia si è impegnata nella rimozione degli abeti caduti e nella loro valorizzazione in occasione del Natale. Così, lo scorso weekend, le piante abbattute sull’Altopiano di Asiago sono arrivate nei mercati a Km 0 di Campagna Amica a Roma in via San Teodoro 74, a Milano in via Friuli 10/A e a Vicenza in via Cordenons 4.

L'iniziativa ha riscosso un tale successo che gli alberi saranno ancora disponibili, fino ad esaurimento scorte, nelle giornate del 13, 14, 15 e 16 dicembre nei seguenti mercati di Campagna Amica: a Roma in via San Teodoro 74, a Milano in via Friuli 10/A, a Vicenza in via Cordenons 4, a Treviso in Piazza Giustinian Recanati 8, a Padova in Via Vicenza 23, a Rovigo in Via Vittorio Veneto, a Varese in Piazzale De Gasperi, a Como nel parcheggio Porta Spinola.

L’ondata di maltempo aveva provocato l’abbattimento di oltre 8 milioni di tonnellate di piante, compromettendo l’equilibrio ecologico e ambientale di una vasta area montana e mettendo a rischio anche la stabilità idrogeologica della zona. Non solo. Anche la rimozione, ovviamente necessaria, degli alberi caduti non è cosa semplice: molti macchinari utili per questo tipo di operazioni sono stati distrutti, la viabilità forestale è seriamente compromessa e a questo, si aggiungono i costi di taglio, sistemazione e ripristino del bosco.

È per questo motivo che Coldiretti con Federforeste e Pefc Italia hanno voluto dare la possibilità di compiere un gesto di solidarietà, permettendo l’acquisto di questi alberi nei mercati di Campagna Amica, a un prezzo equo di 15 euro. Abeti che vanno da 1,5 a 2 metri di altezza e che diventano simboli della devastazione che ha colpito l’Altopiano di Asiago. Un’opportunità che è stata raccolta da molti cittadini che, acquistando un albero, hanno contribuito alla ripresa economica delle aree montane colpite. Il ricavato, infatti, sarà devoluto alle imprese e ai produttori locali oggi in difficoltà.

Al di là dell’iniziativa benefica, Coldiretti ha anche presentato il Piano di Rinascita del bosco italiano con una serie di proposte, alcune delle quali già riprese nella manovra del governo. Si parla per esempio della necessità di risarcire gli operatori colpiti con un contributo in forma di voucher che consenta di recuperare fino al 50% dei costi sostenuti per la rimozione e il recupero degli alberi distrutti a causa del maltempo, per un impegno di spesa massimo di 3 milioni di euro per il 2019. La manovra prevede anche l’istituzione di un fondo che assicuri la tutela, la valorizzazione, il monitoraggio e la diffusione della conoscenza del patrimonio boschivo. Un’altra proposta è quella di gestire i territori colpiti con un piano regolatore verde che garantisca l’ambiente, valorizzi nuove attività agricole dove possibile e risponda alle esigenze di rifornimento della filiera sulla base delle quantità di legno realmente necessarie, oltre a ripiantare varietà autoctone che meglio resistano ad eventi climatici sempre più incontrollabili.

Conclude Coldiretti: "I boschi italiani, se valorizzati attivamente con pratiche di gestione sostenibile, possono rappresentare non solo il serbatoio naturale di assorbimento del carbonio, ma anche un fondamentale strumento di investimento nella crescita dell’indotto produttivo ad esso collegato, garantendo così lo sviluppo socio-economico delle aree marginali, rurali e di montagna”.

Fonte| Coldiretti