Conosci il frutto della passione? Scopri tutte le proprietà del maracuja e perché si chiama così

A rendere così affascinante il maracuja, che conoscerai come frutto della passione, non è soltanto il significato dei nomi con cui viene chiamato. È un alimento che viene da lontano, ma che ormai puoi trovare facilmente anche in Europa: ha un sapore esotico e inconfondibile, che oggi è sfruttato in moltissime ricette, dai dessert ai drink. Ma non è tutto, perché anche le sue proprietà per la salute sono davvero interessanti.
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Valentina Rorato 3 Aprile 2024
* ultima modifica il 04/04/2024

Il frutto della passione, noto anche come passion fruit, maracuja o granadilla, è il frutto della passiflora. É originario del Brasile ma ormai viene coltivato anche in molte altre aree del mondo: non solo il Sud America, ma persino in AfricaAsia e Nuova Zelanda, in tutti quei Paesi caratterizzati da un clima tropicale o subtropicale. Di conseguenza, è piuttosto facile trovarlo anche in Italia. È di dimensioni medio-piccole, con forma rotonda o ovale e la sua pelle esterna è compatta e liscia, di colore che varia dal viola vibrante o marrone intenso al giallo brillante. Alcune varietà presentano anche una combinazione di colori, creando un esterno variopinto. Al suo interno, racchiude una polpa succosa piena di semi commestibili. È tipicamente di colore giallo brillante o arancio, con consistenza gelatinosa. Il suo sapore è una squisita miscela di note dolci e aspre, spesso descritta come un'esplosione tropicale di piacere piccante.

É disponibile in numerose varietà, ognuna delle quali offre una combinazione unica di sapori e aspetti, ma quelle note a livello commerciale sono due:

  • Frutto della passione viola (passiflora edulis): caratterizzato dalla sua buccia esterna viola intenso o marrone. La polpa è aromatica, piccante e dolce al tempo stesso. Si può mangiare fresco da solo sia incorporato in diverse ricette.
  • Frutto della passione giallo (passiflora edulis flavicarpa): ha una buccia esterna di colore giallo brillante. È leggermente più grande del frutto della passione viola e ha un sapore più acido e agrumato. Il frutto della passione giallo è spesso preferito per il suo succo, che viene utilizzato in bevande, dessert e ricette di ispirazione tropicale.

Perché il frutto della passione si chiama così?

Il nome originale del frutto della passione è maracujá, un termine che proviene da un’antica lingua indigena sudamericana e che significa “alimento a forma di ciotola”, espressione che richiama proprio l’aspetto del frutto stesso. Come potrai notare tu stesso dalle foto, infatti, il maracujá viene solitamente diviso in due metà per poterne ricavare facilmente la polpa e i semi, entrambi commestibili e utilizzati in cucina. Anche l’espressione “frutto della passione”, però, ha un’origine precisa, poiché sembrerebbe richiamare alcuni elementi del fiore della passiflora che ricordano la crocifissione di Cristo e quindi, appunto, la passione.

Come si mangia il frutto della passione

Ci sono veramente tanti modi e ricette per gustare il maracujá ma, se non l’hai mai assaggiato prima, dovresti innanzitutto provarlo fresco, semplicemente tagliandolo a metà e mangiandone la polpa con un cucchiaino. Un’altra opzione è quella di ricavarne un succo di frutta caratterizzato da un sapore inconfondibile che ti porterà con la mente in qualche luogo tropicale e che è ideale anche da aggiungere ai drink.  Puoi, per esempio, mettere alcune fette o polpa del frutto della passione in una brocca d'acqua e lasciala in infusione per alcune ore. Gli aromi naturali si infonderanno nell'acqua, creando una bevanda rinfrescante e leggermente piccante che può aiutarti a rimanere idratato per tutto il giorno.

Naturalmente, la marmellata ottenuta dal maracujá può essere sfruttata per arricchire i dessert, ad esempio per rendere più golosa una cheesecake. Tuttavia, il frutto della passione viene sempre più spesso utilizzato anche in ricette che prevedono l’abbinamento a cibi salati, magari sotto forma di salsa per accompagnare del pesce fresco.

Come capire se il frutto della passione è maturo

Per capire quando il frutto della passione è maturo, e quindi può essere raccolto, dovrai fare attenzione ad alcuni segnali. In primis osserva il colore: se la buccia appare verde significa che il frutto è ancora acerbo, ma se le tonalità stanno già cambiando verso il giallo, l’arancione o il rosso, allora la maturazione sarà ormai vicina.

Non è semplicissimo accorgersi di quando il frutto della passione è pronto per essere consumato, dato che a volte potrebbe sembrarti già “vecchio” ancor prima della raccolta. Invece, è proprio una buccia un po’ raggrinzita e con qualche ammaccatura ad annunciare che è finalmente maturo. Per ultimo, sarà il suo profumo a convincerti che è arrivata l’ora di mangiarlo.

Proprietà e benefici del frutto della passione

Il frutto della passione non è solo buono, ma è ricco di nutrienti che conferiscono a questo alimento numerose proprietà. Ad esempio, grazie alla presenza di vitamina Avitamina C e flavonoidi il maracujá può apportare benefici alla tua pelle e alla tua vista, oltre a presentare proprietà antiossidanti e contrastare l’azione dei radicali liberi.

Una foto del frutto della passione diviso a metà.

Gli stessi flavonoidi, poi, rendono il frutto della passione un potenziale alleato del sistema cardiovascolare e delle ossa, mentre il potassio favorisce il controllo della pressione sanguigna e regola il battito cardiaco aiutando a mantenere il tuo organismo idratato.

Non vanno sottovalutati neanche il contenuto di acidi grassi Omega 6 e la grande presenza di fibre: queste ultime, in particolare, potrebbero aiutare a diminuire il colesterolo nel sangue e mantenere l’intestino in salute, contribuendo anche a una buona digestione.

Quanti se ne possono mangiare al giorno?

Il frutto della passione ha dimensioni modeste e di solito pesa tra i 50 e i 100 grammi. Se ne possono mangiare massimo 1 o 2 al giorno, per una massimo di una decina nell’arco di una settimana.

Controindicazioni del frutto della passione

Il maracujá è piuttosto facile da digerire e non ci sono importanti controindicazioni da tenere a mente. Viene sconsigliato in caso di allergia al lattice e se si stanno assumendo alcuni famaci, in particolare quelli relativi alla pressione sanguigna e alla fluidificazione del sangue, perché potrebbe interferire. Inoltre, contiene ossalati, che possono contribuire alla formazione di calcoli renali in soggetti predisposti. Se hai una storia di calcoli renali o sei incline a svilupparli, è bene fare attenzione. Per il resto, non consumarne mai quantità eccessive, perché essendo ricco di fibre potrebbe avere un effetto lassativo.

(Scritto da Alessandro Bai il 9 novembre 2020;
modificato da Valentina Rorato il 3 aprile 2024)

Fonte| Humanitas

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