Quanto inquinano le email? Le emissioni di CO2 causate dalla posta elettronica

Invisibili, innocue, facilissime da utilizzare e gestibili con un semplice click. Le email ormai sono parte integrante della nostra vita. Eppure in pochi sanno il dispendio energetico e l’inquinamento che vi sta dietro. Infatti, inviare una sola email può produrre fino a 19 grammi di Co2.
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Sara Del Dot 18 Aprile 2019

Le email hanno completamente rivoluzionato il nostro intero modo di comunicare. All’improvviso, ci siamo trovati davanti la possibilità di inviare e ricevere infiniti messaggi, anche importanti, schiacciando un semplice tasto con il mouse, abbandonando per sempre carta, penna, francobolli e lunghe attese per conoscere le novità degli amici dall’altra parte del mondo. In meno di un secondo puoi organizzarti per incontrare le persone, inviare documenti urgenti, informare qualcuno, addirittura trasmettere la stessa identica comunicazione a centinaia di contatti nello stesso istante. Oggi tutto questo ci sembra normale e addirittura, dopo l’avvento delle chat, obsoleto, eppure forse ci siamo dimenticati della rivoluzione che la comunicazione via email ha portato nelle nostre vite.

Comodità, immediatezza, velocità, un consistente risparmio di carta e quindi un freno alla deforestazione. I vantaggi delle email sono indiscutibili, ma siamo sicuri che sia tutto rose e fiori? Non tutti sanno, infatti, che il sistema che consente l’invio delle miliardi di email che ogni giorno vengono inviate da una parte all’altra del mondo impone un dispendio di energia e un rilascio di emissioni non indifferente.

Quanto inquinano le email?

Inviare otto email produce Co2 esattamente come percorrere un chilometro in automobile. Lo ha affermato uno studio pubblicato nel 2015 dall’Agenzia francese per il dispendio e la gestione dell’energia.

Infatti, i fattori coinvolti sono sia il dispendio energetico dovuto all’utilizzo del pc, sia l’energia utilizzata dal server per lo scambio di dati. Quindi, nel concreto, una email da 1 megabyte produce circa 19 grammi di Co2. Naturalmente detta così pare poco, ma prova a fare questo calcolo per tutte le email (più di 100 miliardi) che vengono scambiate ogni giorno. Ti sembrano ancora così innocue?

Che fare quindi?

Naturalmente oggi la posta elettronica è una componente fondamentale della nostra vita. C’è chi la casella di posta la controlla ogni giorno compulsivamente in attesa di email importanti, chi invece la apre solo ogni tanto per dare un’occhiata. In ogni caso, chiunque sia in possesso di un pc o di uno smartphone ha a disposizione almeno un indirizzo email (a volte anche due o tre). Certo, inviare comunicazioni così in fretta e con la certezza che arrivino istantaneamente al destinatario è sicuro e veloce, in più se hai sbagliato qualcosa puoi sempre correggerlo tempestivamente e reinviare una versione più aggiornata e soddisfacente del tuo messaggio.

Ma se invece provassi a fare un passo indietro e rallentare un secondo, riprendendo in mano carta e penna e ricominciando a pensare veramente a ciò che stai per comunicare? No, non sto scherzando. Ti sto davvero consigliando di scrivere una lettera. Per ritagliarti uno spazio temporale in cui riflettere, per ritrovare l’attenzione per ogni parola che scrivi, per recuperare una dimensione più intima delle comunicazioni con l’altro. Magari sarà più dispendioso dal punto di vista mentale ed emotivo. Ma salverai un po’ di Co2 e ritroverai confidenza con un’arte, perché di arte di tratta, ormai perduta ma sempre a disposizione.