Quanto potresti risparmiare su energia e carburanti dopo l’ultimo decreto del Governo?

Il governo ha varato alcuni provvedimenti per ridurre il costo della benzina e dell’energia per cittadini e imprese. Sono stati decisi sconti al prezzo dei carburanti, è stata allargata la fascia per accedere al ‘bonus sociale’, sono stati tassati del 10% i profitti delle grandi compagnie energetiche. C’è però chi chiede di fare di più. Scopri intanto in questo articolo l’impatto che potranno avere le ultime decisioni sulla tua vita di tutti i giorni.
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Michele Mastandrea 21 Marzo 2022

Aggiornamento del 7 aprile 2022

Nella giornata di ieri, il governo ha prolungato il taglio medio dei prezzi di carburante. La misura era stata varata tra i provvedimenti di contrasto alle conseguenze della guerra in Ucraina.

L'incentivo ai prezzi vale 25 centesimi al litro. Originariamente previsto fino al 20 aprile, è stata prorogato fino al 2 maggio sulla base della decisione del Ministro dell'Economia Daniele Franco, annunciata ieri in conferenza stampa.

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Articolo del 21 marzo 2022

Ti stavi forse chiedendo, in questi ultimi giorni, come il governo intenda aiutarti di fronte ai fortissimi aumenti del prezzo dell'energia e della benzina. La guerra tra Russia e Ucraina, te ne sarai accorto, ha infatti portato a un aumento sensibile delle bollette e dei pagamenti al distributore. Una situazione insostenibile nel lungo periodo.

Per molti giorni, praticamente tutti hanno infatti chiesto al governo di intervenire. E venerdì scorso, a Borse chiuse, sono state prese le prime decisioni, per un valore circa 4,4 miliardi di euro. In particolare su benzina e diesel ci sono novità significative per la tua vita di tutti i giorni. Le misure varranno da oggi, non appena pubblicate in gazzetta Ufficiale, e a breve se ne vedranno gli effetti.

I risparmi per i cittadini

Potrai infatti risparmiare, fino alla fine di aprile, circa 25 centesimi al litro di carburante, grazie a un taglio dei prezzi finanziato in due modi. Da un lato, con la tassazione del 10% degli extra-profitti delle aziende energetiche, di cui ti avevamo già parlato. Dall'altro con gli aumenti dell'Iva (e quindi delle entrate dello Stato) dovuti all'aumento dei prezzi delle materie prime, che ha permesso di fare partire il meccanismo delle ‘accise mobili'.

È stato poi allargato dal governo il cosiddetto ‘bonus sociale‘. Se il tuo reddito familiare è inferiore ai 12 mila euro annui, potrai entrare anche tu nella fascia che usufruisce di importanti sconti in bolletta. Finora erano circa 4 milioni le famiglie che avevano diritto a questi sconti, in caso avessero un Isee non oltre gli 8.265 euro. Ora questa soglia è stata alzata a 12 mila euro. Se rientri in questa fascia, devi rivolgerti all'Inps per ottenere gli sconti. Inoltre, se sei un lavoratore dipendente, potresti avere diritto a ulteriori ‘buoni benzina‘ da parte del tuo datore, oltre quelli di cui magari già benefici. Per un importo fino a 200 euro, infatti, questi contributi nei tuoi confronti da parte delle aziende non saranno più tassati.

E se hai una piccola impresa?

Ci sono però delle agevolazioni anche se hai una piccola impresa. Le bollette della tua attività, relative ai mesi di maggio e giugno, potranno infatti essere rateizzate in 24 mesi. A pagare i fornitori sarà il Ministero dell'Economia, che ti farà di fatto credito.

Inoltre, sono previsti una serie di crediti d'imposta sulle bollette di luce e gas, in particolare per le aziende agricole messe in ginocchio dal boom dei prezzi dell'energia. Infine, è previsto un aumento delle ore disponibili di Cassa Integrazione se hai già superato il limite massimo di loro utilizzo (24 settimane in 5 anni).

Non c'è rischio razionamenti

Al momento intanto, non c'è alcuna ipotesi da parte del governo di procedere a razionamenti. Non ci saranno dunque provvedimenti per limitare il tuo consumo di energia o carburanti in specifici momenti della giornata, provvedimenti a cui il premier Draghi aveva accennato qualche giorno fa.

In vista dunque, solo per fare alcuni esempi, non c'è nessun obbligo di spegnimento del riscaldamento, nessuno stop alla circolazione dei veicoli, nessuna pianificazione nei consumi di gas o luce. Insomma, niente ansie: al momento, non c'è motivo di preoccuparti di uno scenario del genere.

Serviranno altri interventi

Di sicuro, però non basterà un singolo intervento. La situazione potrebbe ulteriormente peggiorare, dato che l'andamento della guerra e le sue possibili conseguenze non sono prevedibili. Il governo ha realizzato questo intervento senza fare nuovo debito pubblico, utilizzando guadagni non previsti e tassando le aziende energetiche. Ma potrebbe non bastare.

Sa un lato c'è chi chiede al governo uno scostamento di bilancio, ovvero di investire soldi pubblici per ridurre il prezzo di benzine e carburanti. Dall'altro c'è chi chiede di tassare molto di più del solo 10% le compagnie energetiche, che hanno realizzato guadagni enormi dall'aumento dei prezzi di gas e petrolio. Molto dipenderà anche dall'andamento del conflitto nei prossimi giorni.