Quanto zucchero nella dieta? Ecco perché non metterlo nel caffè

Che tu sia a dieta oppure no, il limite da non superare con lo zucchero è il 15% delle energie che assumi quotidianamente. Non aggiungerlo nel caffè ti aiuta a raggiungere questo importante obiettivo senza rinunciare ad alimenti ben più interessanti dal punto di vista delle qualità nutrizionali.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Dott.ssa Silvia Soligon Biologa nutrizionista
19 Luglio 2021 * ultima modifica il 13/02/2024

Quando si tratta di caffè, le mezze misure sono rare: nella maggior parte dei casi, o lo si beve amaro, o lo si beve dolce. Se sei abituato a usare lo zucchero potresti faticare ad accettare l'idea di non metterlo né in questa né in diverse altre bevande (dal tè all'orzo, passando per tisane e infusi vari) per tutto il periodo in cui devi seguire una dieta dimagrante. Credimi, però: i buoni motivi per smettere di usarlo non mancano. Non si tratta solo di una questione di dimagrimento, anzi, la dieta potrebbe essere l'occasione per abbandonare quel cucchiaino e non utilizzarlo mai più.

Quanto ne è ammesso

In generale, la percentuale di zucchero ammessa nella tua alimentazione quotidiana non cambia a seconda che tu sia a dieta oppure no. Tuttavia, proprio perché bisogna ragionare in termini di percentuale, la quantità assoluta sarà diversa.

La percentuale in questione è stabilita dai Larn, i Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia per la popolazione italiana, ed è pari al 15% delle energie introdotte quotidianamente con cibi e bevande. Supponiamo che tu possa permetterti di assumere 2000 Calorie al giorno; in tal caso, potresti permetterti al massimo 300 Calorie sotto forma di zuccheri. Dal punto di vista pratico, significherebbe non assumerne più di 75 grammi al giorno – inclusi quelli naturalmente presenti negli alimenti, per esempio nella frutta, nella verdura e nei latticini. Se invece tu potessi assumere 1500 Calorie al giorno, gli zuccheri che ti potresti permettere scenderebbero a circa 56 grammi al giorno.

Dato che nelle diete dimagranti, di norma, l'apporto energetico è ridotto, di conseguenza anche la quantità di zucchero che ti puoi permettere quando sei a dieta è ridotta. A stabilire la quantità esatta sarà il tuo nutrizionista, dopo aver calcolato quanto puoi permetterti di mangiare per perdere peso.

Perché non zuccherare il caffè?

Se non puoi proprio fare a meno dello zucchero nel caffè, il tuo nutrizionista può tenerne conto. Come ti ho detto, però, quel 15% di zuccheri che ti puoi permettere include anche gli zuccheri naturalmente presenti all'interno di alimenti molto più salutari rispetto allo zucchero che usi per dolcificare le tue bevande, come frutta, verdura e latticini.

Infatti frutta e verdura non ti forniscono solo zuccheri, ma anche vitamine, minerali e molte fibre alleate della tua salute. Non solo, si tratta anche di fonti di molecole dalle proprietà salutari, come i polifenoli e i fitosteroli. Con i latticini, invece, puoi assumere buone quantità di calcio e proteine di qualità elevata; in alcuni casi si tratta anche di fonti di fermenti. Lo zucchero da tavola, invece, è solo una fonte di zuccheri semplici. Per questo, dovendo tagliare sulla quantità totale, non ti conviene eliminare gli zuccheri naturalmente presenti nel cibo per poter continuare a consumare zuccheri aggiunti.

Naturalmente questo discorso non vale solo per lo zucchero che aggiungi volontariamente nel caffè, nel tè o in altre bevande, ma per tutto quello che, appunto, non è naturalmente presente nel cibo. Anche per questo quando sei a dieta – e, più in generale, se segui un'alimentazione sana e nutrizionalmente equilibrata – i dolci e i prodotti industriali che hanno fra i loro ingredienti lo zucchero (incluse la maggior parte delle bibite gassate e bevande apparentemente salutari come i succhi di frutta) trovano uno spazio molto limitato (se vuoi approfondire il discorso sui dolci nella dieta puoi leggere questo mio articolo).

Meglio integrale o di canna?

Ti invito anche a non cadere nel tranello di pensare di poter risolvere la questione passando dallo zucchero bianco a quello integrale o allo zucchero di canna scuro. Dal punto di vista nutrizionale cambia ben poco: sempre di saccarosio si tratta. In un certo senso, potremmo dire che quando non è zucchero bianco si tratta di saccarosio “sporco”. In alcuni casi (gli zuccheri comunemente definiti “di canna”) a sporcarlo è la melassa, che poi è la sostanza che rende questo tipo di zucchero meno dolce rispetto a quello bianco. Dal punto di vista nutrizionale, la presenza di melassa non offre particolari vantaggi, soprattutto perché non è presente in quantità abbastanza significative. Un discorso simile vale anche nel caso dello zucchero integrale: al suo interno sono presenti sostanze potenzialmente interessanti; tuttavia, gli zuccheri semplici restano la componente preponderante. Ti faccio un esempio leggendoti un'etichetta a caso fra quelle che compaiono in una ricerca per immagini su Google con le parole “zucchero integrale ricetta”: su 100 grammi di prodotto, 91,2 sono zuccheri, fra cui:

  • 83 grammi di saccarosio
  • 3,8 grammi di fruttosio
  • 4,4 grammi di glucosio

Se consideri che in un cucchiaino raso stanno 5 grammi di zucchero, scegliendo questo prodotto anziché il classico zucchero bianco ti risparmieresti meno di mezzo grammo di zuccheri – non un granché se il tuo obiettivo è non esagerare con questi nutrienti.

Attenzione al fruttosio

Infine, ti invito a non sostituire il classico zucchero bianco nemmeno con il fruttosio. Il consumo elevato di questo zucchero è stato associato al rischio di sindrome metabolica. Per questo i Larn parlano chiaro, invitando senza mezzi termini a “limitare l’uso del fruttosio come dolcificante” e a “limitare l’uso di alimenti e bevande formulati con fruttosio e sciroppi di mais ad alto contenuto di fruttosio”.

Se proprio non riesci a bere il caffè amaro, prova a utilizzare dolcificanti naturali o artificiali. Il tuo nutrizionista saprà aiutarti anche in questa scelta. E dati i rischi associati al consumo eccessivo di zuccheri, una volta che grazie alla tua dieta dimagrante ti sarai abituato a non zuccherarlo puoi continuare a non farlo anche dopo aver raggiunto il tuo peso forma.

Laureata in Scienze Biologiche con un dottorato in Scienze Genetiche e Biomolecolari, ha lavorato nel campo della ricerca fino al 2009 altro…
Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.