Rendere visibile l’invisibile. Un nuovo report Onu spiega l’importanza delle acque sotterranee per il Pianeta

Domani 22 Marzo 2022 è la Giornata Mondiale dell’Acqua. Nel nuovo World Water Development Report 2022 delle Nazioni Unite, il ruolo di protagonista è assegnato alle acque sotterranee. Si tratta delle riserve di acqua dolce che non vediamo, nascoste sottoterra: ma che sono la fonte principale di acqua potabile del pianeta. In futuro, potrebbero giocare un ruolo importante per la vita degli ecosistemi, contrastando parte degli effetti del riscaldamento globale.
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Michele Mastandrea 21 Marzo 2022

Sapevi che di tutta l'acqua disponibile al mondo, solo il 3% è dolce, mentre la restante è salata? E sapevi che, di questo 3%, la maggioranza è custodita sottoterra? Se vuoi esplorare l'importanza delle ‘acque sotterranee‘, sappi che questo è il tema al centro del World Water Development Report 2022 delle Nazioni Unite. Lo studio è stato pubblicato dall'Unesco oggi, alla vigilia della Giornata Mondiale dell'Acqua di domani, 22 marzo. E sempre oggi hanno preso il via i lavori del nono World Water Forum a Dakar, capitale del Senegal.

I bacini che custodiscono sottoterra preziose risorse idriche, utili soprattutto come fonti di acqua potabile, sono dunque i grandi protagonisti del World Water Day 2022. Si tratta come detto di risorse che non vediamo, a differenza di mari, fiumi e laghi: ma che rivestono un'importanza enorme nelle nostre vite. Il titolo del report Onu è infatti "Making the invisible visible".

Una risorsa fondamentale

Le acque sotterranee costituiscono in totale il 99% delle risorse di acqua dolce nel mondo. Metà dell'acqua consumata per usi domestici nel mondo è prelevata da queste falde del sottosuolo, che offrono anche il 25% dell'acqua utilizzata a scopo agricolo. La loro presenza è sempre più importante di fronte all'esaurimento di molti bacini di superficie, in particolare per rendere possibili gli insediamenti umani.

La loro conservazione implica infatti la possibilità per le società di svilupparsi, soprattutto in molte aree rurali del pianeta dove non esistono servizi di gestione idrica particolarmente sviluppati. E dove la scarsità di risorse idriche superficiali potrebbe essere mitigata e compensata, secondo il report Onu, con un utilizzo intelligente delle acque sotterranee presenti. Non sembra esserci alternativa, anche perché secondo il rapporto Onu l'utilizzo di acqua a livello mondiale è destinato a salire dell'1% all'anno, per i prossimi 30 anni.

La minaccia del Climate Change

Per Audrey Azoulay, direttore generale dell'Unesco, "sempre più risorse idriche vengono inquinate, sfruttate eccessivamente e prosciugate dall'uomo, a volte con conseguenze irreversibili". Sfruttare in modo più intelligente il potenziale delle risorse idriche sotterranee ancora scarsamente sviluppate, proteggendole dall'inquinamento e dallo sfruttamento eccessivo, diventa allora per Azoulay "essenziale per soddisfare i bisogni fondamentali di una popolazione globale in continuo aumento e per affrontare le crisi climatiche ed energetiche globali".

Ci sono però i cambiamenti climatici a minacciare questi bacini invisibili. In particolare, a pesare è l'aumento dei periodi di siccità. Proprio le precipitazioni permettono infatti alle falde sotterranee di ‘ricaricarsi' e continuare a offrire il loro prezioso contributo all'ambiente e alla vita delle persone. Sono un importante rischio per le acque sotterranee anche le attività umane, a partire dall'inquinamento delle falde dovuto ad attività di tipo industriale. Spesso, una volta inquinata, la falda sotterranea fatica infatti a purificarsi in breve tempo. Sprecando un vero e proprio tesoro sull'altare dell'interesse economico di breve periodo.

L'importanza di tutelare le acque sotterranee

Il rapporto Onu si concentra dunque sulle opportunità legate alla gestione e allo sviluppo delle acque sotterranee del pianeta. Tante sono le azioni da intraprendere per garantire la stabilità sul lungo periodo di queste risorse. Servono investimenti in infrastrutture, in conoscenze scientifiche, in tecnologia, soprattutto in ambito agricolo. Per sfruttare al meglio – e in maniera sostenibile – questo patrimonio inestimabile.

Secondo il Rapporto serve inoltre varare regolazioni molto più incisive in materia di tutela dell'ambiente, fermando le attività di estrazione di combustibili fossili e migliorando la stessa conoscenza del sottosuolo dove si trovano questi combustibili, ma anche i bacini di acque sotterranee. Contrastare il riscaldamento globale è ovviamente necessario a questo fine. Serve evitare, oltre ai rischi già spiegati, che l'aumento del livello del mare – derivante a sua volta dallo scioglimento dei ghiacci dovuto all'aumento della temperatura – infiltri di acqua salata i bacini di acqua dolce. Un rischio che l'umanità non può permettersi di correre.