Ti sei mai chiesto quanti e quali passaggi percorre l'insalata in busta, già pronta per essere consumata, che trovi sullo scaffale del supermercato? Se lo sapessi molto probabilmente ci penseresti due volte prima di metterla nel carrello. Quell'insalata che trovi già bella pronta è stata raccolta da un agricoltore, portata in un centro dove è stata lavata e trasformata, poi ancora in un altro dove è stata confezionata, e poi ancora è arrivata in un centro di distribuzione e finalmente sullo scaffale di un supermercato. Ciò significa che la verdura in questione ha macinato chilometri su chilometri prima di arrivare nelle mani del consumatore. E il trasporto ha dei costi non solo economici, ma soprattutto ambientali in quanto stiamo pur sempre parlando di tonnellate di CO2 emesse per spostare la merce da un centro all'altro. Quello dell'insalata in busta è soltanto un esempio; se ne potrebbero fare infiniti, per ogni alimento.
È la dimostrazione del fatto che nell'ambito della grande distribuzione la filiera del cibo è spesso molto lunga, include cioè numerosi passaggi, come quelli che abbiamo elencato poco fa. Tutto ciò lo puoi evitare. Come? Facendo una spesa responsabile e acquistando prodotti a chilometro zero (che non a caso vengono anche definiti prodotti a filiera corta). Oltre a comprare alimenti freschi che non hanno avuto bisogno dell'aggiunta di conservanti e altre sostanze chimiche, e sono quindi più genuini e salutari, darai anche il tuo piccolo contributo alla salvaguardia dell'ambiente. Il modo in cui viene prodotto e trasformato il cibo è uno dei fattori che contribuisce maggiormente al cambiamento climatico: oggi l'industria alimentare contribuisce per un quarto all'impronta di carbonio a livello mondiale. Lo dice l'Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc), il gruppo intergovernativo delle Nazioni Unite che riunisce i maggiori esperti sul cambiamento climatico.
E allora ecco qui i vantaggi nello scegliere prodotti a chilometro zero: