
Ti sarà forse capitato di trovarti a dover cucinare una fetta di carne ancora congelata. Vuoi la fretta, vuoi degli ospiti dell'ultimo minuto… Tuttavia, il dubbio sorge: cucinare la carne ancora surgelata è sicuro oppure può influire sulla qualità e sulla sicurezza alimentare?
In effetti, alcuni rischi per la salute associati a questa pratica ci sono. E anche la cottura potrebbe risentirne, rendendo il tuo pasto secco e gommoso.
Prima di tutto, congelare una fetta di carne ancora congelata influisce (come prevedibile) sui tempi di cottura, che aumenteranno perché il cuore della fetta cuocerà in molto più tempo rispetto a un pezzo di carne a temperatura ambiente.
Il rischio è però quello che la superficie si cuocia molto in fretta, non lasciando il tempo al centro di ammorbidirsi e seccando al contrario la parte più esterna.
Anche scongelare la carne velocemente può inficiare sul risultato finale.
Il metodo ideale sarebbe quello di estrarre la carne dal freezer qualche ora prima rispetto al momento della cottura, riponendola in frigorifero per promuovere uno scongelamento dolce e graduale.
Utilizzando il microonde all'ultimo minuto, infatti, l'acqua all'interno della carne evaporerà velocemente, rendendo la fetta più secca e gommosa in seguito alla cottura.
Due sono i rischi associati alla carne cucinata ancora congelata, ed entrambi riguardano i batteri che potrebbero annidarsi al suo interno. A casa, infatti, spesso non si hanno freezer o congelatori professionali, e non è detto che il freddo abbia ucciso tutti i germi.
Cucinare la carne ancora congelata potrebbe dunque impedire al cuore della fetta di cuocersi a dovere (proprio per i motivi citati sopra), non raggiungendo la giusta temperatura e lasciando così alcuni pericolosi batteri all'interno della carne.
Lo stesso avviene scongelando velocemente la carne sotto l'acqua calda: questo processo è davvero rischioso, poiché si rischiano pericolose contaminazioni batteriche.
Meglio quindi scongelare sempre la carne in frigorifero, gradualmente, preparandola poi ben cotta per uccidere tutti i germi.
Fonte| Fondazione Veronesi