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Siccità nel Nord Italia: il Governo dichiara lo stato di emergenza per 5 Regioni

Il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza per siccità per Friuli Venezia-Giulia, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto: alle Regioni saranno destinati anche 35 milioni di euro da ripartire e utilizzare per affrontare la mancanza d’acqua che sta arrecando danni all’agricoltura e aumenta il rischio di incendi.
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Alessandro Bai 6 Luglio 2022

Fiumi in secca, rischio di incendi sempre più alto e colture a rischio: per tutti questi motivi il Consiglio dei ministri ha deciso di decretare lo stato di emergenza per siccità per 5 Regioni del Nord Italia, ovvero Friuli Venezia-Giulia, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto. È ormai da diversi mesi, infatti, che questi territori stanno cercando di far fronte all'assenza di piogge, alla quale nelle ultime settimane si sono aggiunti gli effetti di una devastante ondata di caldo che ha fatto vivere all'Italia il suo secondo giugno più caldo di sempre, stando ai dati dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR.

Il Governo ha quindi deciso di riconoscere lo stato di emergenza in queste Regioni, alle quali potrebbero presto aggiungersene altre, stanziando circa 35 milioni di euro che serviranno a fronteggiare la situazione di deficit idrico e andranno così ripartiti: 10,9 milioni andranno all'Emilia Romagna, 9 milioni alla Lombardia, 7,6 al Piemonte, 4,8 al Veneto e 4,2 al Friuli-Venezia Giulia.

Secondo quanto riportato da Ansa, la ministra per gli Affari regionali e le Autonomie Mariastella Gelmini in uscita dalla riunione del Consiglio dei Ministri ha dichiarato che "lo stato di emergenza è un primo passo per andare incontro a questa ennesima emergenza, quella della siccità", aggiungendo poi che "il governo non si fermerà qui, ci saranno altre misure e siamo concentrati sulla messa a terra delle risorse del Pnrr dedicate a questa tematica".

Sempre dall'Ansa arrivano anche le parole del governatore della Regione Veneto Luca Zaia, secondo cui soprattutto l'aspetto finanziario è "fondamentale per dare ristori a chi ha subito danni".

Se la sofferenza dell'Italia settentrionale di fronte alla prolungata siccità era già testimoniata dai piani di razionamento dell'acqua scattati in diversi comuni, purtroppo è possibile che, come ti anticipavo, lo stato di emergenza possa essere riconosciuto anche ad altre Regioni: nel Lazio, anche i bacini dei fiumi Tevere e Aniene presentano livelli d'acqua sotto la media, mentre il governatore della Toscana Eugenio Giani ha anticipato l'intenzione di richiedere a propria volta al Governo lo stato di emergenza per siccità per la sua Regione.