Tutti uniti contro la crisi climatica, tutti uniti contro i veri colpevoli. Sono questi i due motti principali che hanno mosso gli Extinction Rebellion, i Fridays for future, GreenTo e Sinistra Ecologista a unirsi a Torino per bendare tutte le statue presenti all'interno del centro storico.
L'azione di protesta, anche se è forse meglio dire di sensibilizzazione, è avvenuta sabato 22 aprile, in occasione della Giornata mondiale della Terra. Le statue bendate sono state quella del Duca d'Aosta in piazza Castello, e la statua di Mazzini in corso Andrea Doria.
Tra gli attori protagonisti dei gruppi di ambientalisti, erano presenti anche due consigliere comunali (che fanno parte del gruppo sinistra ecologista), Sara Diena e Alice Ravinale. Loro due hanno posizionato uno striscione sulle statue in cui era scritto: "Crisi climatica: arrestate i veri colpevoli".
Un messaggio forte contro le amministrazioni politiche locali, come la Questura di Vercelli che aveva denunciato un ragazzo di 21 anni che aveva compiuto lo stesso loro gesto qualche settimana prima. Un messaggio forte, però anche, contro il governo italiano, precisamente contro il disegno di legge proposto dal Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano che prevede multe da 20 a 60mila euro, più le sanzioni penali, per quanti distruggano, disperdano, deteriorino o rendano "in tutto o in parte inservibili o non fruibili beni culturali". Ricordiamo che, comunque, non si tratta di una nuova legge, in quanto era stata già presentata e approvata dal Ministro della Cultura precedente Franceschini. La nuova legge di Sangiuliano inasprisce le sanzioni e le pene.
Per il ragazzo denunciato dalla Questura di Vercelli è stato pubblicato un messaggio di solidarietà da parte di Rebellion e Fridays for future:
"Ad aggravare la situazione è stata però la notizia di un attivista 21enne di Scientists Rebellion e Fridays for Future che, dopo aver compiuto questa stessa azione a Vercelli, domenica 16 aprile è stato prelevato dalla sua abitazione dalla polizia, portato in Questura e denunciato, rischiando la reclusione da due a cinque anni e la multa da 2.500 a 15mila euro"
Anche la stessa consigliera comunale di Sinistra Ecologista, Sara Diena si è soffermata sulla stesse legge dichiarando:
"Quello che stiamo osservando in tutta Italia nei confronti degli attivisti per il clima, è un uso improprio del codice penale, che oggi questo Governo vuole inasprire. Reati pensati per colpire la criminalità organizzata o chi distrugge opere d'arte e il paesaggio, sono strumentalmente rivolti contro attivisti che pongono in essere azioni non violente e sempre reversibili per portare l'attenzione sulla gravità della crisi eco-climatica".