Sull’Everest c’è sempre meno ghiaccio: il Nepal è pronto a spostare il suo campo base

I cambiamenti climatici e le attività umane obbligheranno presto a trasferire il campo base dell’Everest, attualmente situato sul ghiacciaio Khumbu, che si sta sciogliendo. Ogni anno il campo è utilizzato da 1.500 persone ma, a causa di crepacci e cadute di massi, sta diventando un luogo insicuro.
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Martina Alfieri 21 Giugno 2022

In ogni parte del mondo i ghiacciai sono sempre più minacciati dai cambiamenti climatici e dall’innalzamento delle temperature. Lo stesso vale anche per i ghiacciai dell’imponente catena dell’Himalaya come il Khumbu, in Nepal, situato sul percorso che porta a quello che, finora, era il campo base dell’Everest. Il rapido scioglimento del Khumbu sta spingendo il Paese asiatico a cercare un altro luogo più sicuro per ospitare il campo base.

Ogni anno circa 1.500 escursionisti si recano all'insediamento posto a oltre 5.300 metri. Questa affluenza di persone, unita alla crisi climatica, sta avendo un serio impatto sull’ecosistema del ghiacciaio: secondo l'Università di Leeds, alcune sezioni vicine al campo base starebbero perdendo un metro di superficie all’anno, favorendo così la comparsa anche improvvisa di crepacci che rendono il luogo pericoloso per gli alpinisti.

Anche in questo caso, una parte di responsabilità è da attribuire alle azioni dell’uomo: si stima che ogni giorno il campo base venga contaminato da circa 4.000 litri di urina e che vengano bruciate, per cucinare e riscaldare, grandi quantità di cherosene e altri combustibili che danneggiano la superficie di ghiaccio del Khumbu.

Per questo, come ha dichiarato il dipartimento del Turismo del Nepal alla BBC, bisognerà cercare entro il 2024 un altro sito dove trasferire il campo base, in cui lo scioglimento dei ghiacciai non metta a rischio scalatori ed escursionisti. L’idea è quella di collocare il campo a un’altitudine inferiore, tra 200 e 400 metri più in basso rispetto al campo attuale, in cui il ghiaccio non sia presente tutti i mesi dell'anno.

"Quando le pareti di ghiaccio si sciolgono in questo modo, i detriti di massi e rocce che si trovavano in cima alle pareti si muovo e cadono, inoltre lo scioglimento crea anche dei corpi idrici", ha detto alla BBC Scott Watson, ricercatore dell’Università di Leeds. "Si assiste in questo modo a un aumento delle cadute di massi e al movimento dell'acqua di fusione sulla superficie dei ghiacciai, che può essere pericoloso".

Purtroppo, gli allarmi per l’aggravarsi delle condizioni dei ghiacciai sono ormai continui. Di recente anche in Antartide si è registrato il minimo storico nella superfice di ghiaccio, e le nostre stesse Alpi stanno cambiando volto: a causa della crisi climatica, al posto di neve e ghiaccio spuntano i fiori.