Se ti parlo di inquinamento ambientale, probabilmente il tuo pensiero corre alle immagini delle città congestionate dal traffico e immerse nella classica cappa di smog generato dalle polveri sottili delle nostre macchine. Hai presente quando ci “costringono” a circolare a targhe alterne o addirittura i comuni vietano del tutto il transito agli autoveicoli per qualche domenica, perché i livelli di emissioni di CO2 nocive per la salute sono oltre la norma? Sai bene di che si tratta, a meno che tu non abbia la fortuna di abitare in un ridente borgo immerso in una natura incontaminata, probabilmente avrai avuto anche tu a che fare con questi problemi.
In realtà, in questo modo, si guarda solo a una parte del problema: come suggerisce l'espressione inquinamento ambientale, infatti, parliamo di una realtà molto più ampia, che non riguarda solo l’aria ma tutto l'ambiente, quindi anche le acque e la terra, che possono essere contaminate da diverse sorgenti pericolose per la nostra salute, sebbene in modi diversi. Imparare a riconoscere i diversi tipi di inquinanti, sapere quali sono le fonti principali e i rischi per l’ecosistema a breve e lungo termine, è tanto più importante per chi, come te, è sinceramente interessato alla sostenibilità ambientale e desidera impegnarsi in prima persona per rendere il nostro pianeta quel meraviglioso giardino che dovrebbe e potrebbe tornare ad essere.
Possiamo considerare l'inquinamento ambientale come un'alterazione o una contaminazione dell'ambiente che ci ospita, che come vedremo più avanti può essere causata da agenti naturali oppure dall'uomo, attraverso l'introduzione di sostanze inquinanti che possono avere effetti negativi su aria, acqua, suolo, ecc.
Per ottenere una definizione più precisa, è possibile anche fare riferimento all'articolo 452 bis del Codice Penale, che descrive le sanzioni previste per chi commette il reato di inquinamento ambientale, ovvero chiunque determini in modo abusivo una compromissione o un deterioramento significativi e misurabili delle acque o dell'aria, o di porzioni estese o significative del suolo o del sottosuolo, di un ecosistema, della biodiversità, anche agraria, della flora o della fauna.
A questo punto non ci resta che vedere nel dettaglio quanti tipi di inquinamento esistono e su quali "settori" del nostro ambiente agiscono, portando ad un lento ma inesorabile degrado che è nostro compito interrompere.
L’aria satura di sostanze tossiche è una delle conseguenze più rilevanti e negative, sotto il profilo ambientale, del progresso tecnologico e dell’industrializzazione. La contaminazione da agenti inquinanti – soprattutto vapori e gas tra cui diossina e anidride carbonica – modifica la composizione dell’aria che respiriamo, perché tali sostanze quando emesse in concentrazioni eccessive non riescono ad essere smaltite correttamente. Tra le fonti principali di inquinamento atmosferico si segnalano:
Tra i noti effetti dell’inquinamento atmosferico, i più comuni sono la formazione di banchi di smog, le piogge acide, l’inaridimento delle colture e dei campi per insufficienza di ossigeno nell'aria. Lo smog a sua volta comporta l’aumento esponenziale dei casi di asma e allergie tra gli esseri umani, in particolare tra i bambini.
Probabilmente avrai sentito parlare delle “isole” di plastica (a quanto pare grandi come continenti), che soffocano i fondali dei nostri oceani. Ma non solo la plastica, c’è tanto altro materiale non biodegradabile che una volta sversato nelle acque entra direttamente nel ciclo vitale attraverso la vegetazione e i pesci, per poi finire dritto sulle nostre tavole. Penso ai metalli pesanti e tossici come il mercurio, trovato in concentrazioni pericolose anche nelle carni di grossi pesci predatori come i tonni e i pescispada che tutti consumiamo. Quali sono le principali fonti inquinanti delle acque dolci e salate del nostro pianeta “azzurro”?
Distinguiamo tra fonti localizzate, come:
E fonti/cause globali, quindi presenti un po’ dovunque, che sono:
Tra le conseguenze più gravi di questo tipo di inquinamento riscontriamo una progressiva limitazione nella disponibilità di acqua potabile a livello globale e di acqua utile alle irrigazioni del suolo. Inoltre, come ti anticipavo, acque inquinate danneggiano la popolazione ittica e in generale tutti gli esseri viventi che vivono e si riproducono nelle aree marine, lacustri, fluviali ecc.
La terra, intesa come suolo, è per sua natura vulnerabile a tutti gli agenti inquinanti, e i danni possono essere irrimediabili. L’inquinamento può essere determinato da:
Un suolo inquinato è un suolo moribondo. Inaridimento e desertificazione progressiva di zone fertili, che divengono inospitali, con perdita degli habitat naturali degli esseri viventi, uomo compreso, rappresentano il rischio maggiore a lungo termine. Senza contare che i “veleni” del suolo arrivano a noi attraverso i cibi che mangiamo, con tutte le terribili conseguenze sulla nostra salute.
Sottovalutato, ma ugualmente negativo per la nostra salute, l’inquinamento acustico è tipico dei centri urbani fortemente antropizzati. Tra le fonti:
Questo tipo di inquinamento, soprattutto quando permanente, può produrre seri danni alla salute, non solo delle orecchie. Oltre a minare la capacità uditiva di tutti noi, essere sottoposti ad un “chiasso” continuo e a forti rumori molesti peggiora la qualità della vita e aumenta fortemente il livello di stress generale.
Se stai pensando ad episodi drammatici come lo scoppio della centrale di Chernobyl del 1987, è probabile che questo tipo di inquinamento sia quello che ti preoccupa maggiormente. Le radiazioni nucleari, che danneggiano il DNA cellulare degli esseri viventi provocando gravi malattie e persino morte precoce, sono però limitate rispetto ad altri tipi di inquinanti. Ad ogni modo le cause/fonti principali sono:
In pratica ti parlo del riscaldamento globale della terra, di cui sicuramente hai sentito parlare, che deriva direttamente dalle attività umane e ha molto a che fare con i tipi di inquinamento che abbiamo già visto. Tra le fonti:
L’inquinamento termico modifica a lungo termine il clima, generando effetti potenzialmente catastrofici sull'ecosistema come lo scioglimento dei ghiacci ai poli e conseguente innalzamento del livello delle acque.
Ti sei accorto di quanto sia difficile ammirare il cielo stellato nelle notti d’estate? Colpa del riverbero delle tante luci cittadine che si riflettono sul firmamento e ci fanno sembrare la notte meno… notte.
Fonti di inquinamento luminoso sono, com’è ovvio:
L’inquinamento luminoso ha effetti negativi sui ritmi circadiani umani, quelli che regolano l’alternanza sonno-veglia e che dipendono proprio dalla luce. Se il buio non arriva mai, rischiamo di soffrire di insonnia e di conseguenti disturbi dell’umore…
Chiudiamo con un tipo di inquinamento ancora un pochino sottostimato, me che sicuramente merita di essere preso in considerazione perché tutti noi – chi più, chi meno – ne vive le conseguenze sulla propria pelle: l’inquinamento elettromagnetico. Mi riferisco agli effetti sul corpo e sull'ambiente dei campi magnetici generati da fonti presenti dovunque, tra cui:
Tutti i tipi di inquinamento sono collegati tra di loro – ti basti considerare l’interazione tra aria, acqua e suolo – e concorrono a peggiorare lo stato di salute di madre terra, e di noi che siamo i suoi abitanti. Riducendo le emissioni tossiche per quello che possiamo – penso alle fonti di riscaldamento, all’uso delle auto, allo smaltimento dei rifiuti ecc. – contribuiremo in piccola parte (ma il mare è fatto di miliardi di gocce) ad aumentare le speranze di vita, di “buona” vita, per il pianeta, e per chi lo abiterà dopo di noi. Pensaci.
(Modificato da Alessandro Bai l'1-3-21)