
Alla Giostra della Quintana di Ascoli Piceno di questi giorni si è verificato l'ennesimo increscioso incidente. Durante la corsa, infatti, la cavalla purosangue inglese di 8 anni, Look Amazing, montata da Nicholas Lionetti di Faenza, è caduta alla cosiddetta curva “del Cassero”, fratturandosi la zampa anteriore destra.
Nonostante gli sforzi dei veterinari della clinica di Teramo, l'infortunio si è rivelato irreversibile. Dopo consultazioni con il proprietario Massimiliano Ferri e la scuderia Isola Azzurra di Foligno, si è presa la decisione di porre fine alla vita dell'animale. Segnaliamo che anche il fantino, Nicholas Lionetti, ha subito una frattura composta alla scapola destra e potrebbe aver avuto anche danni ai legamenti.
Per l'ennesima volta dobbiamo assistere alla morte di un animale in nome di tradizioni popolari (oltre alle volte in cui accade per eventi malavitosi). Eppure, lo sappiamo bene, la tradizione non vale la vita di un essere vivente e sarebbe ora di porre fine a palii, tornei, giostre e quintane: troppi i cavalli morti e infortunati in queste competizioni (senza considerare che l'Italia ha il triste primato in Europa di consumazione di carne equina).
La deputata Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente e dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali, commentando la notizia ha detto: “Il fatto che una tradizione sia antica, che vi si riconosca un'ntera comunità, non può in alcun modo giustificare le sofferenze e la morte degli animali coinvolti: dobbiamo fermare queste manifestazioni pericolose per uomini e animali”.
È senza dubbio l'ora di passare a rievocazioni senza l’uso di animali, tutelati anche dall’articolo 9 della Costituzione.
Anche l'Organizzazione internazionale protezione animali ha preso posizione in merito alla vicenda. Il presidente Massimo Camparotto ha espresso tutto il proprio disappunto: “Siamo costernati per questa vita spezzata, non è ammissibile che nel XXI secolo ancora dobbiamo assistere a questi spettacoli anacronistici che mettono a repentaglio vite animali e anche umane”. Per questo l’Oipa ha comunicato che valuterà opportune azioni legali da mettere in campo per la tutela degli animali.