Una pavoncella del Cile fa il nido in uno stadio: chiusura straordinaria di 45 giorni per tutelare la nascita degli uccellini

A Medellin, in Colombia, una pavoncella del Cile ha deposto le sue uova nel manto erboso di uno stadio. La dirigenza dell’Unione Sportiva di Belen ha così deciso di chiudere lo stadio per 45 giorni, in attesa della schiusa delle uova e dell’adattamento degli uccellini.
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Gaia Cortese 1 Ottobre 2021

Questa volta il tifo non è per un goal nella rete degli avversari, ma per la schiusa di alcune uova di uccello. Può sembrare un po' bizzarro, ma è tutto vero. Nello stadio della città di Medellin, in Colombia, una pavoncella del Cile (Vanellus chilensis) ha scelto di deporre le sue uova proprio nel manto erboso del campo sportivo.

Lo stadio in questione è quello dell’Unione Sportiva di Belen, i cui tecnici e dirigenti non sono rimasti indifferenti all’evento e hanno deciso di attivarsi per tutelare la pavoncella e le sue uova. È stato quindi deciso di chiudere lo stadio per il tempo di 45 giorni per permettere non solo agli uccellini di nascere, ma dare anche loro il tempo necessario per adattarsi alla vita.

Dalle uova deposte sul campo sportivo sono nati tre bellissimi esemplari di pavoncella che ora dovranno imparare a volare, a procacciarsi il cibo e a vivere in autonomia. Quello dell’Unione Sportiva di Belen è stato un gesto davvero notevole: nonostante lo stadio sia rimasto a lungo chiuso a causa della pandemia di coronavirus, di fronte ad un evento della natura così unico, la dirigenza della squadra colombiana non ci ha pensato due volte a prendere questa decisione, e anche i tifosi non hanno avuto nulla da polemizzare, anzi, hanno seguito la vicenda della pavoncella con un certo affetto.

Un gesto come questo, in tempi in cui i temi della biodiversità e del rispetto dell’ambiente sono fortunatamente considerati, sono da prendere come esempio.