Vaccino Covid-19, in autunno al via la nuova campagna: a chi è raccomandato e perché è importante farlo

Il Ministero della Salute ha diffuso una circolare in cui si spiega nel dettaglio l’avvio della nuova campagna nazionale di vaccinazione contro il Covid-19 con vaccini a formulazione aggiornata. L’infettivologo Francesco Menichetti spiega per quali categorie e perché è ancora importante vaccinarsi. Intanto, medici e operatori sanitari segnalano la mancanza di chiarezza da parte del governo sull’isolamento dei contagiati all’interno degli ospedali.
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Maria Teresa Gasbarrone 29 Agosto 2023
* ultima modifica il 29/08/2023
In collaborazione con il Dott. Francesco Menichetti Infettivologo e presidente del Gruppo Italiano per la Stewardship Antimicrobica (Gisa)

In autunno, in concomitanza con la campagna antinfluenzale per la stagione 2023/24, partirà anche la campagna nazionale di vaccinazione anti-Covid-19.

Lo ha annunciato il Ministero della Salute nella circolare de 14 agosto, firmata dal dal Direttore della Prevenzione del Ministero della Salute, Francesco Vaia. Nel documento si anticipa inoltre che verrà utilizzata una nuova formulazione di vaccini a mRNA e proteici.

I nuovi vaccini aggiornati dovrebbero ricevere – ha anticipato il Ministero – l'approvazione da parte dell'Agenzia europea per i medicinali (EMA) e dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) per la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno, in modo da disporre delle dosi a partire dal mese di ottobre.

A chi è consigliato fare il vaccino? Chi ha contratto il Covid-19 negli ultimi mesi deve vaccinarsi? Per quanto tempo sarà efficace il vaccino? Facciamo chiarezza.

A chi è raccomandato il vaccino

“L’obiettivo della campagna nazionale – si legge nella circolare – è quello di prevenire la mortalità, le ospedalizzazioni e le forme gravi di Covid-19 nelle persone anziane e con elevata fragilità, e proteggere le donne in gravidanza e gli operatori sanitari".

Per fare il punto possiamo sintetizzare dicendo che il vaccino è raccomandato a:

  • Anziani;
  • Fragili;
  • Donne in gravidanza;
  • Operatori sanitari.

Il vaccino è però anche consigliato a familiari e conviventi di persone affette da importanti fragilità.

Per quanto riguarda tempistiche e validità della dose. Stando a quanto riportato nella circolare, la dose di richiamo del vaccino è prevista ad almeno tre mesi dall'ultimo evento, ovvero ultima dose o ultima infezione diagnosticata. La formulazione che verrà somministrata in questa campagna vaccinale ha una valenza di dodici mesi.

Serve chiarezza

Sebbene la circolare sia piuttosto chiara, è innegabile che il fallimento delle precedenti campagna vaccinali non obbligatorie è un dato che potrebbe ripetersi.

"Dobbiamo tenere conto – spiega l'infettivologo Francesco Menichetti, presidente del Gruppo Italiano per la Stewardship Antimicrobica – che veniamo da due campagne vaccinali anti-Covid-19 completamente fallimentari. Questo perché dobbiamo riconoscere che se da una parte si raccomandava il vaccino a tutte le categorie già dette, dall'altra da più parti la tendenza è stata quella di voler diffondere il messaggio che il Covid-19 fosse finito, quando invece il virus continua a essere presente in modo importante nel Paese".

Questo atteggiamento poco chiaro, a tratti contraddittorio, da parte anche delle istituzioni ha contribuito a creare confusione nei cittadini.

Più tutele per i pazienti fragili

Proprio qualche settimana fa, ha fatto molto discutere l'approvazione del decreto legge con cui è stato eliminato l'obbligo di isolamento domiciliare in caso di positività al Covid-19.

"È chiaro che nel momento in cui il Ministero della Salute diffonde una circolare in cui si dice che chi ha contratto il virus non è più tenuto a rispettare l'autoisolamento, il risultato è quello di diffondere un messaggio quanto meno contraddittorio con la situazione epidemiologica attuale e controproducente rispetto all'offerta vaccinale".

In Italia i casi di Covid-19 sono aumentati dai 5.919 rilevati nella settimana dal 10 al 16 agosto agli 11.606 della settimana dal 17 al 23 agosto. Nello stesso periodo sonoaumentati anche i tamponi, da 91.402 a 126.215, mentre i decessi sono calati da 56 a 44 e il tasso di positività è salito dal 6,5% al 9,2%.

La stessa Foce (Federazione degli Oncologi, Cardiologi e Ematologi) ha rivolto un appello al ministro della Salute Salvatore Schillaci affinché la fine dell'isolamento domiciliare non ricada sulla salute delle persone fragili e di quanti sono ospedale.

"La norma, infatti, – si legge nell'appello dei medici al ministro – non contiene nessuna indicazione sull'individuazione e sull'isolamento dei pazienti positivi all'interno dei nosocomi. Si tratta di una lacuna molto grave, chiediamo al ministro Schillaci di intervenire quanto prima con un analogo provvedimento".

Fonti | Ansa; Ministero della Salute

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