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Veramente la qualità dell’aria in questi giorni è così critica in Lombardia? La risposta di ARPA: “I dati non corrispondono”

Da qualche giorno vengono pubblicati articoli e notizie che riprendono dati o indici di qualità dell’aria da diverse fonti esterne ai Comuni, Regioni o Stati senza considerare però che le stesse fonti non sono istituzionali. Nella giornata di martedì 21 marzo molti comuni della Lombardia sono risultati tra i più inquinati d’Italia, ma è vero? Abbiamo chiesto ad Arpa un confronto e i dati non corrispondono.
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Mattia Giangaspero 22 Marzo 2023
Intervista a ARPA Lombardia Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente

Veramente la qualità dell'aria in questi giorni è così critica? Nella giornata di martedì 21 marzo molte fonti di informazioni sono uscite con alcuni dati reperiti da IQAir sulla qualità dell'aria, nel caso della regione Lombardia pessima. Infatti il dato che ha fatto più scalpore era quello di Milano, in quanto veniva indicato un livello di scarsa qualità dell'aria che ha portato la città, capoluogo della Lombardia, a essere tra le prime tre più inquinate al mondo (solo però il 21 marzo).

Ma questi dati sono così affidabili? Come vengono registrati?

Il dubbio abbiamo iniziato ad avercelo quando è stata stilata la classifica delle città più inquinate d'Italia e al primo posto c'era Vimodrone, Comune in provincia di Milano. Vimodrone, come ci ha confermato la stessa Arpa Lombardia, però non ha una stazione di monitoraggio e i dati possono essere reperiti solo da Comuni vicini.  Inoltre non è stata la prima volta che il Comune è stato attestato primo per scarsa qualità dell'aria in Italia. È accaduto anche il 30 marzo del 2022. Siamo andati allora sul sito del Comune di Vimodrone per verificare se fossero stati pubblicati dati di monitoraggio in merito a quanto era stato diffuso in quell'occasione e ci siamo imbattuti in un comunicato dell'8 aprile 2022:

"In seguito ai dati forniti da “World Air Quality Report”, al seguente sito IQAir, e successivamente riportata sui social da alcuni cittadini, in cui il Comune di Vimodrone veniva citato al primo posto tra le città più inquinate d’Italia, l’Amministrazione Comunale ha prontamente richiesto un riscontro ad ARPA Lombardia (Agenzia Regionale per la Protezione Regionale della Lombardia)."

Tale riscontro ha evidenziato che la notizia è totalmente infondata, "in quanto basata su fonti di cui non è stata dichiarata alcuna affidabilità – si legge nella nota inviata dall’ARPA- o certificata equivalenza ai metodi di riferimento secondo la normativa. I valori riportati nell’articolo fanno riferimento a una singola giornata (se non addirittura a una rilevazione puntuale, cioè ad un preciso istante), quindi non statisticamente significativi per trarre un completo e univoco giudizio sulla qualità dell’aria per il comune di Vimodrone (così come per le altre città). Inoltre le fonti delle concentrazioni di PM2.5 utilizzate per il calcolo di questo indice non sono sempre dichiarate, quindi non sempre verificabili. Le concentrazioni degli inquinanti – specifica ARPA- secondo la normativa nazionale ed europea, devono essere misurate con strumenti che si basano su determinati principi chimici e fisici e in corrette condizioni di misura (D. Lgs. 155/10).

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IQAir First in Air Quality

Abbiamo allora contattato Arpa Lombardia per chiedere di poter verificare ancora quanto la stessa fonte ha nuovamente riportato sul suo sito. Ecco la risposta che Arpa ci ha fornito:

Sono stime veritiere, molto simili a quelle che diffondete voi? O invece ci sono invece grandi discordanze?

"Nella maggior parte dei casi ci sono delle discordanze, quello che possiamo dire noi è che il nostro tipo di rilevazione è in linea con la normativa europea, quindi noi possiamo dare il dato ufficiale, poi ognuno si può dotare di quel che vuole. Non contestiamo il loro metro di valutazione. Ci sono mille modi per rilevare la qualità dell'aria e i singoli indici di PM10 e PM 2.5 però alla fine l'importante è che ci sia quello ufficiale che corrisponde alla normativa europea. Le modalità e gli strumenti che si utilizzano sono troppo diversi, hanno un costo differente e prevedono anche manutenzioni annuali diverse."

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Fonte Arpa Lombardia
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indice-qualità-aria-meteo-pm10-pm2.5-index-air-quality-arpa-lombardia Fonte: Arpa Lombardia

Questo è ciò che volevamo capire da quest'analisi, anche perché come fonte di informazione e giornalisti non vorremmo commettere un errore nel pubblicare dati che non sono ufficiali. 

"Certamente. Guarda ti faccio un esempio. Sul telefono da poco c'è lo stato della qualità dell'aria. Noi come Lombardia siamo stati fortunati ultimamente come indice di qualità dell'aria, a parte gli ultimi due giorni, però sull'applicazione era tutto rosso. Poi andavo sul mio sito di Arpa e non corrispondeva."

Questo sta generando molta confusione, anche perché poi non si va tutti i giorni sul sito dell'Arpa, ma si guarda il meteo del telefonino.

Infatti controllando meglio sul meteo del telefonino, nella leggenda, non vengono indicati i singoli parametri, ovvero PM10 o PM 2.5.

Alla fine però, come anche Arpa dice, ogni centro di monitoraggio della qualità dell'aria può effettuare tutti i monitoraggi e diffondere una leggenda di colori, dei vari indici, differente. Infatti ci sono vari tipi di strumenti e modelli per indicare la qualità dell'aria. Sarebbero però meglio non comparare i diversi risultati ottenuti, o peggio ancora compararli con le soglie previste dalla legge o con i valori guida dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Un confronto con limiti di legge o valori guida dell'Oms è valido solo se siamo certi dell'uso di strumenti, procedure e metodologie di misurazione coerenti con la legge e con gli standard di qualità previsti.