La Commissione europea ha dato il via libera a uno schema italiano da 450 milioni di euro per sostenere la produzione integrata di idrogeno ed elettricità rinnovabili nelle aree industriali dismesse.

Il pacchetto di aiuti appena approvato rientra nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e ha l'obiettivo di sostenere la transizione verso un'economia a emissioni zero, così come stabilito dal Green Deal europeo, che tra i suoi punti prevede il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050.

Come saranno stanziati i fondi

L'ok ai finanziamenti è arrivato dopo che la Commissione europea ha verificato la conformità dell'Italia alle condizioni stabilite nel quadro temporaneo di crisi sugli aiuti di Stato, il piano approvato dalla Commissione per permettere agli Stati membri di sostenere la propria economia nel contesto dell'invasione russa dell'Ucraina.

Gli aiuti saranno stanziati sotto forma di sovvenzioni dirette a copertura dei costi di investimento, con un importo massimo di aiuto per progetto di 20 milioni di euro che saranno stanziati entro il 31 dicembre 2025. Per selezionare i progetti sarà avviata una sezione che seguirà una procedura di offerta competitiva "aperta, chiara, trasparente e non discriminatoria", rassicura Bruxelles.

Limitare la dipendenza da combustibili fossili

Anche la vicepresidente della Commissione Ue, Margrethe Vestager, ha ribadito che il pacchetto di finanziamenti mira ad "accelerare la transizione verde e facilitare lo sviluppo di determinate attività economiche, che sono importanti per l'attuazione del RePower EU Plan e Green Deal Industrial Plan".

"Questo regime da 450 milioni di euro consentirà all'Italia di accelerare lo sviluppo di capacità di idrogeno rinnovabile, in linea con la strategia dell'Ue sull'idrogeno", ha sottolineato la vicepresidente.

Sostenere la a produzione integrata di idrogeno ed elettricità rinnovabili è anche la strada tracciata dall'Ue per limitare la dipendenza dai combustibili fossili importati, in linea con il piano RePowerEu, che tra i suoi obiettivi ha proprio quello di accelerare drasticamente la transizione verso l'energia pulita e aumentare l'indipendenza energetica dell'Europa da fornitori inaffidabili e da combustibili fossili.