Vias Animae: in Romagna un progetto che rende il turismo lento davvero per tutti

Santa Sofia, Bagno di Romagna e Premilcuore, tre comuni della provincia di Forlì legati tra loro da un fitto reticolato di sentieri e piste ciclopedonali. Un’area che fa parte del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e che può raccontarti molto non solo di una Romagna distante dai più famosi luoghi turistici, ma anche della storia d’Italia.
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Rubrica a cura di Giulia Dallagiovanna
12 Settembre 2019

Dell'Emilia-Romagna conoscerai Bologna, magari qualche volta avrai fatto una gita domenicale a Parma o a Modena per un po' di gnocco fritto e tigelle e in estate avrai percorso in lungo e in largo la Riviera Adriatica. Se poi sei appassionato di storia e arte, non ti sarai lasciato sfuggire i famosi mosaici di Ravenna. Ma è altamente probabile che la tua curiosità, a questo punto, si sia esaurita. E invece ci sono ancora dei luoghi che meritano di essere visitati, come la provincia di Forlì. Te na dà l'opportunità un progetto giunto ormai a conclusione che creerà una rete tra tutti i sentieri percorribili in questa zona, passando attraverso il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna, e collegato tre comuni: Santa Sofia, Premilcuore e Bagno di Romagna. Si chiama "Vias Animae: le strade ritrovate" e vuole rendere il turismo lento accessibile davvero a tutti.

I lavori sono iniziati nel 2016, grazie soprattutto ai fondi della Regione e del Parco, e stanno per giungere a conclusione. Ci sono comunque già dei tratti completati, come l'area attorno a Santa Sofia, dove potrai trovare anche una piazzola per il campeggio e un punto di ricarica per le biciclette elettriche. In generale, l'intero itinerario è facilmente percorribile sulle due ruote. Anzi, è consigliato, in quanto la pendenza non è mai eccessiva e potrebbe diventare più divertente per i bambini.

Questo paese di poco più di 4mila abitanti ha però una storia molto particolare: nel 1918 era stato severamente danneggiato da un terremoto, tanto che ancora oggi sono visitabili solo i resti del castello che è stato distrutto dal sisma. Inoltre, per oltre un secolo ha fatto parte della provincia di Firenze e apparteneva a tutti gli effetti al Granducato di Toscana, in Emilia-Romagna è arrivato diverso tempo dopo. In tempo comunque per essere attraversato dalla famosa Linea gotica, cioè il fronte tra le forze nazifasciste e i partigiani durante la Resistenza.

Un percorso adatto soprattutto alle biciclette

Bagno di Romagna è invece famoso soprattutto per le terme. Qui potresti trovare un po' di relax dopo la fatica del percorso. I lavori di riqualificazione interesseranno proprio questo aspetto, con la realizzazione di un parco sensoriale e visivo. Inoltre, potrai raggiungere in bicicletta o a piedi la Fonte del Chiardovo, da dove sorge l'acqua termale, dal tipico odore di zolfo.

Infine nel piccolissimo comune di Premilcuore, luogo di conquiste da parte di grandi famiglie nobili come gli Sforza, i Visconti e i Borgia, potrai fare una passeggiata lungo il fiume Rabbi. Un torrente che attraversa lunghi tratti boscosi, che sembrano farti dimenticare dell'esistenza delle città, e forma diverse cascate lungo il percorso.

Insomma ce n'è davvero per tutti i gusti, dalla natura all'arte, senza dimenticare la storia. Ma soprattutto per tutte le tipologie di turista: dall'escursionista esperto, che potrà avventurarsi lungo i sentieri storici e più difficili, a chi vuole semplicemente fare una passeggiata per rilassarsi e staccare un po' la mente. Alcuni tratti poi saranno resi accessibili anche ai disabili. L'idea è quella di guardare a un nuovo tipo di viaggio, più moderno ed ecosostenibile, che favorisca il benessere, l'attività sportiva ma anche il relax e il contatto con la natura. Un turismo lento, insomma.

Questo articolo fa parte della rubrica
Sono Laureata in Lingue e letterature straniere e ho frequentato la Scuola di giornalismo “Walter Tobagi” di Milano. Mi occupo principalmente altro…