“Valli resilienti”, il progetto per far rivivere la Valle Trompia e la Valle Sabbia

Un progetto avviato già nel 2017 e che viene ultimato nel 2019, proprio in occasione dell’anno dedicato al turismo lento con particolare attenzione verso la montagna. 25 comuni uniti per fare rete e per lanciare un ponte fino a Brescia. Lo scopo? Sostenere l’economia locale per evitare lo spopolamento.
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Rubrica a cura di Giulia Dallagiovanna
19 Dicembre 2019

Come ti dicevo all'inizio di questa rubrica, il 2019 è l'anno del turismo lento. E un'attenzione particolare è rivolta verso la montagna, soprattutto alle zone meno conosciute e che stanno andando incontro a un vero e proprio processo di spopolamento. Ne è un esempio il progetto "Valli resilienti" che punta al recupero dal punto di vista economico e sociale della Valle Trompia e della Valle Sabbia, entrambe poco distanti da Brescia. L'idea è prima di tutto quella di fare rete, cioè mettere in comunicazione e dunque favorire la comunicazione tra i 25 comuni che appartengono a questo territorio e tra loro e la città, creando un vero e proprio ponte.

Il ritorno del turismo può infatti aiutare le comunità a trovare lavoro nel proprio paese, senza avvertire l'esigenza di lasciare le proprie case e spostarsi verso le aree urbane. Questo significa, che non va perso il patrimonio culturale e identitario di quelle terre, oltre al fatto che abitare in montagna significa anche prendersene cura e mantenere quindi in buono stato i boschi e il territorio. Lo scopo di "Valli resilienti", iniziato già nel 2017, è proprio questo ed è sostenuto tra gli altri anche da Fondazione Cariplo, attraverso il programma AttivAree.

Sostenibilità ambientale, ma anche economica e sociale. Oltre allo sviluppo di legami di collaborazione, solidarietà e appartenenza al territorio. Una grande famiglia che si stringe per ritrovare la propria forza e tornare soprattutto a rappresentare una meta attrattiva per chi viene da fuori.

Come avrai capito arrivato a questo punto della rubrica, il turismo lento fa bene a tutti. A te perché ti permette di scoprire tante nuove destinazioni lontane dai turisti che si spostano in massa, all'ambiente perché fa a meno dei mezzi di trasporto e alle comunità locali perché valorizza il loro lavoro e le loro tradizioni. Perdersi questa occasione è davvero un peccato.

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Sono Laureata in Lingue e letterature straniere e ho frequentato la Scuola di giornalismo “Walter Tobagi” di Milano. Mi occupo principalmente altro…