Costruito sulle rive di un fiume e a ridosso degli Appennini, Bobbio, in provincia di Piacenza, è il borgo da visitare quest'anno. Non che te lo stia suggerendo io o i suoi abitanti. L'invito arriva direttamente dalla trasmissione di Rai Tre "Il Borgo dei Borghi", una gara in cui questo comune di 3.500 abitanti si è aggiudicato la vittoria. Un primato contestato, per la verità, tanto che la vicenda è arrivata fino in Parlamento: il presidente della giuria, il critico d'arte Philippe Daverio, sarebbe infatti cittadino onorario del luogo e c'è chi suggerisce che il suo voto sia stato tutt'altro che imparziale. Ma al di là delle diatribe, proviamo a conoscere meglio questa cittadina e a capire perché sia arrivata in finale.
Case di sassi e vicoli non troppo larghi, che si aprono su piazzette o passano vicino ad antichi palazzi nobiliari. Il suo aspetto è tipicamente medievale, ma la storia di Bobbio ha radici ancora più antiche, che risalgono fino alla preistoria. Quello che però colpirà sicuramente il tuo sguardo quando arriverai è, prima di tutto, il ponte del Diavolo, anche chiamato Ponte Gobbo. Costruito in epoca romana, è formato da 11 arcate che collegano le due sponde del fiume Trebbia, il torrente che scorre ai piedi del borgo. La leggenda narra che fu Satana in persona ad edificarlo, con la sua tipica forma irregolare e che a un certo punto forma proprio una sorta di gobba, con l'intento di spaventare monaci e cristiani, in modo che non potessero raggiungere l'altra riva.
I monaci in questione erano quelli del monastero di San Colombano, fondato nel 614 dal monaco irlandese in persona e che ha reso Bobbio un centro religioso importantissimo durante l'Alto Medioevo. Ti ricordi il Sussidiario che avevi alle elementari? Spesso nel capitolo sugli amanuensi compariva una foto proprio di questo edificio, dove la pratica aveva reso lo scriptorium e la Biblioteca del monastero famosi in tutto l'Europa occidentale. Se vuoi approfondire meglio la storia di questo complesso e del borgo in generale, potrai trovare diverse informazioni al Museo dell'Abbazia.
Altre mete che non puoi perderti sono il Duomo, edificato nel 1.400, con gli affreschi riscoperti e restaurati da pochi anni. E poi il Castello Malaspina, che fu anche una base dei Guelfi, la fazione che sosteneva il papato, il lotta con la città ghibellina di Piacenza, alleati invece dell'impero. Da qui potrai inoltre ammirare uno ampio scorcio della valle del Trebbia, e degli Appennini che hanno inizio praticamente da questo luogo.
Tra le vie e le piazzette, troverai anche negozi di alimentari, ristoranti e osterie, in cui potrai gustare i piatti e gli altri prodotti tipici del luogo e che probabilmente non avrai mai assaggiato. Infine, presta attenzione alle facciate di case e palazzi: dalle architetture più raffinate, riconoscerai quelli che sono appartenuti a famiglie nobili della zona nel corso dei secoli.
Una gita fuori porta consigliata sia in estate, per trovare un po' di sollievo dal caldo e all'afa, e in inverno, per ammirare un paesaggio innevato e davvero suggestivo. L'idea migliore, forse, è quella di visitarla durante uno dei numerosi eventi organizzati dal comune, come Irlanda in musica, il Carnevale o il Bobbio Film Festival, nato su iniziativa del regista Marco Bellocchio nato proprio in questo borgo.