Il Cammino di Dante: da Ravenna a Firenze per ripercorrere i passi del Poeta

Non una linea retta, ma un anello che collega le due città attraverso due vallate molto percorse durante il Medioevo soprattutto dai commercianti. Ma fu anche il tragitto al quale costrinsero il Sommo, una volta condannato all’esilio perpetuo dalla città di Firenze. Se vuoi camminare al ritmo della Divina Commedia, non puoi perderti questo viaggio.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Rubrica a cura di Giulia Dallagiovanna
21 Novembre 2019

Un cammino che ti riporta nel Medioevo, lungo gli antichi sentieri che collegavano Firenze a Ravenna, ma soprattutto sulle tracce di Dante che in Romagna arrivò dopo la condanna all'esilio perpetuo dalla città toscana che lo aveva ormai adottato. E proprio questo itinerario e l'ospitalità delle famiglie nobili che accolsero il Sommo durante il suo soggiorno, vengono celebrati in alcuni canti della sua opera più celebre: la Divina Commedia. Versi scritti circa 700 anni fa, ma da cui ancora oggi puoi trovare ispirazione e una chiave per capire il presente. Li troverai ad accompagnarti lungo tutto il percorso, che misura in tutto circa 370 chilometri, ma che potrai dividere in almeno 20 tappe.

Le case colorate di Brisighella

Non un tragitto in linea retta, ma un anello, che parte e finisce a Ravenna, ricongiungendosi con la Toscana attraverso due vallate che avrai l'occasione di visitare. Come ben saprai, è proprio nella città romagnola che si trova ancora oggi la tomba di Dante e forse non esisteva un luogo migliore da cui iniziare il viaggio. A questo punto camminerai soprattutto su sentieri pensati apposta per lo slow travel: solo il 3% di questo percorso si svolge infatti su strade trafficate. Potrai scegliere anche di muoverti in bici o, addirittura, a cavallo, ma tieni presente che solo alcuni tratti sono pianeggianti mentre altri possono rivelarsi più difficili se non sei un biker o un cavallerizzo esperto. Se però a un certo punto ti senti troppo stanco per proseguire, ti sarà sufficiente raggiugnere il successivo centro abitato, dal quale potrai proseguire in bus.

Se ti senti troppo stanco per proseguire, puoi terminare il viaggio a bordo di un bus

Insomma, indossa pure scarpe comode e parti senza nessun timore. Oltre a boschi, vallate e cascatelle formate da torrenti di montagna, potrai visitare anche cittadine dall'interesse culturale notevole. Tra questi, Brisighella, che è stato più volte riconosciuto come borgo più bello d'Italia. Famoso soprattutto per i tre colli, pinnacoli rocciosi sui quali poggiano la Rocca del XV secolo, la Torre dell'orologio e il Santuario del Monticino, questo paese ti offre un'atmosfera unica, ti totale serenità e lontananza da qualsiasi grande centro abitato. Vicoli stretti e case colorate che hanno dato i natali addirittura a 8 cardinali. Non potrai assolutamente perderti la via degli asini, chiamata così perché qui trovavano un po' di riposo gli animali da soma utilizzati per portare i carichi durante i viaggi commerciali, con le sue architetture molto particolari.

Altro centro di interesse è Pontassieve, costruita attorno a un ponte mediceo molto importante che collegava le due sponde dell'Arno e per volere della città di Firenze che ha fatto erigere qui un castello in stile rinascimentale e del quale puoi ancora ammirare le rovine. Ma ti consiglio poi di salire fino al Santuario della Madonna del Sasso, dove troverai una terrazza panoramica dalla quale potrai ammirare l'intera vallata.

Pontassieve e il ponte mediceo

Ricordarti però di prestare sempre attenzione alla targhe che troverai lungo il percorso: ti segnaleranno perché quel determinato posto era importante per Dante e quale avvenimento storico sia accaduto proprio lì dove ti trovi in quel momento.

Infine, l'ultimo consiglio che fornisce anche il sito ufficiale del Cammino è quello di prenotare con qualche settimana di anticipo, perché le strutture ricettive sono ostelli e bread&breakfast a gestione familiare e hanno solo poche stanze.

Questo articolo fa parte della rubrica
Sono Laureata in Lingue e letterature straniere e ho frequentato la Scuola di giornalismo “Walter Tobagi” di Milano. Mi occupo principalmente altro…