Viene colpito da un infarto negli spogliatoi: due ragazzi salvano un compagno di squadra grazie al defibrillatore automatico

Negli spogliatoi, a fine partita, un uomo di 45 anni si è sentito male a causa di un infarto. Due compagni di squadra, avendo riconosciuto il problema grazie al corso di primo soccorso che avevano seguito l’anno prima, sono intervenuti applicandogli un massaggio cardiaco e una scarica con il DAE. Così gli hanno salvato la vita.
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Kevin Ben Alì Zinati 16 Aprile 2024
* ultima modifica il 16/04/2024

Le 18.30 del sabato, per chi gioca a calcio nella squadra Csi del proprio paese, spesso significano solo una cosa: il terzo tempo negli spogliatoi con i propri compagni, tra una festa per la vittoria o i rammarichi per una sconfitta cocente.

Stava andando tutto più o meno così anche nel Centro sportivo di Cividate, in provincia di Bergamo, quando all’improvviso è calato il silenzio.

Un compagno di Stefano Vitali, 44 anni, e William Lamera, 24 anni, ha cominciato a sentirsi male, finché non è diventato chiaro che era vittima di un infarto.

I due ragazzi non ci hanno pensato un secondo e, come ha raccontato l’Eco di Bergamo, sono intervenuti tempestivamente con un defibrillatore automatico e gli hanno salvato la vita.

Come successo con la storia di Alessandro e Marcello, anche in questo caso tutto è accaduto in una frazione di secondo mentre i ragazzi si rivestivano negli spogliatoi. A un certo punto un compagno di squadra di 45 anni si è improvvisamente sentito male dopo la doccia.

Stefano Vitali, che è il vice allenatore dell’Oratorio Cividate, ha subito guardato negli occhi William Lamera, designato come addetto al defibrillatore automatico per la partita contro l'Urgnano di quel sabato pomeriggio.

Subito hanno capito che il grave malore che stava attanagliando il compagno era un attacco cardiaco per il quale sarebbe servito il DAE. Merito, hanno raccontato, delle indicazioni ricevute durante il corso di primo soccorso seguito l’anno prima.

Così i due hanno recuperato l’amico e l’hanno fatto stendere ma non sul pavimento, che era bagnato e non sarebbe quindi stato adatto per l’impiego del defibrillatore: Stefano e William hanno preso sotto braccio il compagno e l’hanno invece fatto sdraiare su un lettino e, mentre Stefano iniziava il massaggio cardiaco, William gli dava le scariche. Era la prima volta che soccorrevano una persona.

Dopo una scarica del Dae, i due amici hanno continuato con il massaggio cardiaco per cinque interminabili minuti fino a quando non sono arrivati i soccorsi del 112, che hanno stabilizzato il 45enne trasportandolo poi in ospedale con l’elisoccorso.

Ora l’uomo è in ricoverato nei reparti di terapia intensiva dove trascorrerà i prossimi giorni. La buona notizia è che non sarebbe più in pericolo di vita. E gran parte del merito va ai suoi compagni di squadra, Stefano e William.

Fonte | Humanitas

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