Pubblicate le regole per strumenti di telecardiologia sicuri ed efficenti: un altro passo verso una rete nazionale di telemedicina

Tutte le società scientifiche dovranno redigere le proprie linee guida e regole per disciplinare i servizi di telemedicina. Andranno infatti a costituire una base sulla quale costruire una rete nazionale consolidata e uniforme su tutto il territorio.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Giulia Dallagiovanna 28 Gennaio 2022
* ultima modifica il 28/01/2022

Un altro passo verso un sistema italiano di telemedicina è stato compiuto. La Società italiana di Cardiologia ha pubblicato un position paper che stabilisce i requisiti necessari che i servizi di telecardiologia dovranno rispettare. Questo documento è figlio delle Indicazioni nazionali per l’erogazione di prestazioni in telemedicina, pubblicato a dicembre 2020, che sanciva l'intesa tra lo Stato e le Regioni, ed entra più nello specifico della disciplina, andando a regolare l'utilizzo delle piattaforme informatiche per la tramissione dei dati e degli strumenti di monitoraggio per la rilevazione dei parametri.

La Cardiologia è probabilmente una delle branche della Medicina che può meglio usufruire dell'interazione medico-paziente da remoto. Il monitoraggio quotidiano di una persona, il consulto con gli altri specialisti che la seguono, ma anche il risparmio dei tempi in un intervento d'urgenza sono tutti obiettivi che la telemedicina ha già raggiunto, ma con risultati diversi da regione a regione. Il nuovo position paper è un primo passo per uniformare i servizi di tutto il territorio nazionale.

Il primo requisito, però, è quello di utilizzare strumenti affidabili e certificati, per avere la garanzia che il dato trasmesso sia corretto e che nessuno oltre allo specialista possa avervi accesso. La tutela della privacy e e la sicurezza passano attraverso la scelta di piattaforme adatte, che rispettino i requisiti indicati d'ora in poi dalla Società di Cardiologia stessa. Il documento dunque stabilisce degli standard per i dispositivi medici da utilizzare, per la formazione del personale sanitario, per la sicurezza della trasmissione dei dati e per la qualità di refertazione.

Altre società scientifiche dovranno redigere le proprie regole, sotto il coordinamento del Centro Nazionale per la Telemedicina dell'Istituto superiore di sanità. Tutti questi mattoni, ci aveva spiegato il direttore Francesco Gabbrielli, serviranno per la costruzione di una rete di telemedicina consolidata all'interno della quale rientrino tutte le regioni. I fondi per digitalizzare la Sanità, d'altronde, sono già previsiti nel PNRR che destina 27 miliardi alla telemedicina e altri 3,5 alla digitalizzazione del servizio sanitario nazionale. Il punto ora è capire bene come utilizzarli.

Fonte| "Position paper della Società Italiana di Cardiologia (SIC): Requisiti tecnici, strumentali e di refertazione per elettrocardiografia a riposo, monitoraggio elettrocardiografico ambulatoriale secondo Holter, monitoraggio ambulatoriale della pressione arteriosa in telemedicina" pubblicato sul Giornale italiano di Cardiologia nel dicembre 2021

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.