7 buone regole per correre in sicurezza: ecco come puoi fare sport e non correre rischi

Le buone regole per correre in sicurezza vanno dai capi di abbigliamento indossati ad alcune semplici raccomandazioni che sarebbe sempre bene seguire per non rischiare incidenti o disavventure poco piacevoli.
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Gaia Cortese 19 Dicembre 2019

Cosa significa correre in sicurezza? Non significa solo cercare di non farsi male a un piede o a un ginocchio, ma anche fare ritorno a casa sano e salvo dopo aver fatto una piacevole corsa senza incidenti e imprevisti. In poche parole, portando a casa la pelle. Non voglio dire che là fuori ci siano chissà quali pericoli, ma correre al buio, in solitudine o lungo percorsi poco conosciuti forse non è la migliore scelta che tu possa fare.

Al buio

Molti runner amano correre all’alba o al tramonto, il che significa, durante la stagione invernale, correre al buio. Per farlo in sicurezza puoi prestare particolare attenzione ai tuoi capi di abbigliamento che dovrebbero avere degli inserti catarifrangenti o prediligere i colori chiari. Se preferisci puoi anche procurarti una luce LED o una di quelle luci lampeggianti che funzionano anche senza batterie, perché si attivano con la sola falcata. C’è poi chi indossa una luce da montare direttamente in testa per illuminare la strada davanti a sé in un percorso extraurbano, dove è facile che l’illuminazione scarseggi o addirittura non sia prevista.

In strada

Anche per correre in strada vale la regola dell’essere più visibile che puoi: non indugiare nell'indossare capi di abbigliamento con dettagli di colore bianco o molto riflettenti, o meglio ancora, un giacchino completamente catarifrangente che possa renderti visibile già ad una distanza di 150 metri. Se poi sulla strada non c’è il marciapiede, corri sempre a lato della carreggiata procedendo in direzione opposta al traffico delle auto, in modo da riuscire a vedere le automobili in arrivo. Sulle piste ciclopedonali invece, fai attenzione alle biciclette che transitano in entrambe le direzioni.

Su sterrato

Forse i sentieri sono più sicuri della strada? In parte sì, ma anche qui non mancano i pericoli. Tanto per cominciare, se ti trovi a correre lungo un sentiero, tieni sempre la destra. Se sopraggiunge qualche runner più veloce di te, fallo passare; al contrario, se sei tu a sopraggiungere alle spalle di qualcuno, fatti sentire con un colpo di tosse o con il rumore dei piedi, in modo da non spaventarlo.

Fai anche attenzione al terreno che in caso di pioggia potrebbe essere più scivoloso del solito, ancor più in presenza di fogliame sparso, e ad eventuali radici sporgenti che potrebbero farti inciampare.

In pista

Forse sono stata io a spaventarti troppo e ora preferisci evitare sia la strada che i sentieri su sterrato. Esiste un'alternativa? La pista di atletica. In pista, in effetti non ci sono pericoli, se non quello di inciampare su se stessi e prendersi forse una distorsione. Ad ogni modo, se corri in pista, ricordati sempre di correre in senso antiorario, e di riservare le corsie più interne ai runner più veloci.

Musica sì o no?

Anche se ami correre con gli auricolari nelle orecchie per ascoltare i tuoi brani preferiti, non è sempre un’abitudine che si confà alle regole di sicurezza di chi corre in strada. Il fatto è che si rischia di limitare, se non ridurre del tutto, il senso dell’udito che diversamente può metterti in allarme per eventuali pericoli. Pensa per esempio al solo fatto di non sentire un’automobile in arrivo o di non accorgerti del sopraggiungere di un altro runner o peggio di un malintenzionato.

I malintenzionati

Senza immaginare di trovarsi in un thriller di Jeffery Deaver, quando vai a correre cerca comunque di farlo in sicurezza, il che vuol dire non correre in strade troppo buie o per quartieri isolati, evitare di ascoltare musica in modo da percepire eventuali rumori e avere tutti e cinque i sensi ben attivati. Una buona raccomandazione può essere anche quella di variare il tuo percorso e l’orario di uscita: questo ti permette di non essere prevedibile e se quindi dovesse esserci uno stalker appostato dove solitamente passi, rimarrebbe molto deluso nel non vederti arrivare.

Dal cellulare al Road ID

Ultima buona regola di cui tenere conto è quella di portarti dietro un cellulare per poter fare una chiamata in caso di emergenza. Immagina per esempio di inciampare e farti così male a una caviglia da non poter più procedere senza essere aiutato: una telefonata ti permetterebbe di allertare un amico o un famigliare. Ancora poco usato in Italia, c'è poi il Road ID, un semplice braccialetto con un placchetta di acciaio dove poter far incidere il proprio indirizzo di casa o eventuali persone e numeri da chiamare in caso di emergenza.