A Tenerife l’incendio è fuori controllo anche a causa delle temperature elevate: cosa sta accadendo

Secondo il presidente delle Isole Canarie, Fernando Clavijo, si tratta del peggior incendio degli ultimi 40 anni. Sono già andati in fumo 2.600 ettari e interessate 7.600 persone. Dall’inzio dell’anno in Spagna sono stati distrutti 63mila ettari, il dato più alto dell’ultimo decennio.
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Giulia Dallagiovanna 18 Agosto 2023

L'incendio a Tenerife ancora non si è spento e, anzi, sarebbe fuori controllo. Lo ha dichiarato il presidente delle Isole Canarie, Fernando Clavijo, che ha aggiunto come si tratti del peggiore degli ultimi 40 anni. Le fiamme nella più grande isola dell'arcipelago sono divampate nella notte tra martedì 15 e mercoledì 16 agosto in un'area montuosa e scoscesa che rende più difficile l'accesso per le squadre d'emergenza.

Ad oggi risultano distrutti 2.600 ettari e colpite 7.600 persone, tra evacuazioni e necessità di rimanere in casa per colpa del fumo, ma è un bilancio destinato a salire nelle prossime ore. Un tragedia che avviene a solo un mese di distanza dall'incendio scoppiato a La Palma, un'altra isola delle Canarie, quando sono andati in fumo 4.500 ettari, pochi giorni dopo la devastazione alle Hawaii e in contemporanea con l'evacuazione di un'intera città in Canada, Paese che sta vivendo una stagione di incendi senza precedenti. La crisi climatica sta facendo bruciare la Terra.

A Tenerife le fiamme hanno un diametro di circa 30 chilometri e le autorità hanno fatto sapere che sono attualmente impegnati nelle operazioni di spegnimento circa 250 vigili del fuoco e soldati dell'esercito, oltre a 17 aerei. La zona però non è di facile intervento, a causa soprattutto del terreno scosceso e delle diverse gole che la contraddistinguono. La priorità ora è evitare che venga raggiunta Santa Cruz, la città principale dell'isola, a 20 chilometri dal fuoco.

L'incendio è stato alimentato dalle temperature elevate sull'arcipelago, che hanno spesso superato i 40°C e che si prevede tornino a salire sabato. In generale secondo il governo spagnolo sarebbero già andati in fumo 63mila ettari dall'inizio dell'anno: è il dato più elevato degli ultimi 10 anni.