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Emergenza incendi alle Hawaii, dall’aumento delle temperature alla siccità: cosa sta succedendo sull’Isola di Maui?

Da giorni le isole Hawaii sono devastate da diversi incendi che, ad oggi, hanno già provocato 6 morti e decine di feriti gravi. Le fiamme nascono dalle temperature roventi e dalla forte siccità che nell’ultimo periodo sta colpendo le isole. A contribuire al disastro anche i forti venti dell’uragano Dora.
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Kevin Ben Alì Zinati 10 Agosto 2023

Da paradiso a inferno. In questo si stanno trasformando le Hawaii a causa degli incendi che in queste ore stanno devastando in particolare tre zone di Maui, tra le più grandi isole dell’arcipelago.

Le fiamme, favorite dalle temperature roventi e dalla pesante siccità e spinte dalle raffiche di vento dell’uragano Dora, ad oggi avrebbero provocato almeno 6 vittime.

Richard Bissen Jr., sindaco della comunità di West Maui di Lahaina Town, una delle aree più colpite dell’isola, ha dichiarato che ci sono state anche 13 evacuazioni.

Decine di persone sarebbero rimaste gravemente ferite, altre sarebbero invece state tratte in salvo dalle acque dell’Oceano, nelle quali si erano gettate per ripararsi dal caldo e dalle colonne di fumo.

Fuoco e fiamme avrebbero poi distrutto 14mila edifici tra case private e attività commerciali, al momento le autorità parlano di oltre 2mila sfollati. Una situazione terribile, drammatica, che diversi testimoni oculari hanno descritto come apocalittica.

Al punto che oltre alla Guardia Costiera, il presidente Statunitense Jo Biden si è visto costretto a richieder l’intervento della Marina e pure dei Marines, che stanno fornendo elicotteri Black Hawk per provare a respingere gli incendi.

La Guardia Nazionale delle Hawaii ha mobilitato elicotteri Chinook per rafforzare le operazioni di ricerca e soccorso.

“Questo è un giorno profondamente cupo – ha commentato il sindaco Bissen – La gravità di perdere qualsiasi vita è tragica. Mentre soffriamo con le loro famiglie, offriamo preghiere per il conforto in questo momento inconsolabile”.

Colpa della siccità, si diceva. Da tempo le Hawaii stanno attraversando un’importante carenza di acqua e alcune delle aree più colpite dalla siccità coincidono proprio con alcuni degli incendi.

Terra e vegetazione secche e aride, sotto il peso delle alte temperature che anche le isole hawaiane stanno affrontando, aprono infatti un’autostrada al divampare di incendi boschivi devastanti, fornendo loro anche una fonte praticamente inesauribile di combustibile.

I roghi poi sono anche alimentati dai fortissimi venti (secondo il servizio meteorologiconazionale di Honolulu hanno raggiunto i 97 km orari) provocati dall’alta pressione che si sta abbattendo sul Pacifico settentrionale e soprattutto dall’uragano Dora: rendendo l’aria molto secca, di fatto, sta soffiando sulle fiamme, portandole sempre più in là.

Anche se è difficile stabilire con certezza assoluta un nesso di causa-effetto diretto con quanto sta succedendo alle Hawaii, è chiaro che il cambiamento climatico sta giocando un ruolo da protagonista in questo disastro. Le condizioni estreme registrate nell'ultimo periodo, dalla siccità all’aumento della temperatura fino ai terribili incendi di questi giorni, sono infatti del tutto compatibili con gli effetti del climate change che ormai abbiamo imparato a conoscere.

Non dimentichiamoci che proprio le isole Hawaii, nel maggio del 2021, sono state il primo Stato americano a dichiarare lo stato di emergenza climatica.

Oltre agli incendi, la siccità è un fenomeno devastante per l’uomo e l’ambiente che lo circonda. Lo svuotamento dei fiumi, come era successo per il Po, limita l’irrigazione dei campi danneggiando quindi i raccolti e bloccando la produzione o il sostentamento delle popolazioni più povere.

La prolungata mancanza di acqua può gravare anche sull’estensione dei pascoli, fondamentali per la nutrizione del bestiame, e sul riempimento delle falde di acqua sotterranea, risorse fondamentali per l’acqua dolce.

Per non parlar dei rischi sanitari legati alla siccità. La porta ridotta dei fiumi può aumentare la concentrazione di sostanze inquinanti nei corsi d'acqua, impedendo il ricambio e lo scorrimento delle acque.

A rischio c’è l’uomo ma, ovviamente, anche la biodiversità degli ambienti lacustri e degli habitat di diverse specie animali.

In pericolo sono tutti: tutto il Pianeta.