“Sono originaria della provincia di Rio Grande do Sul, molti civili hanno perso tutto”: Il racconto diretto delle alluvioni in Brasile

Nuovi temporali bloccano le operazioni di salvataggio in Brasile e la protezione civile aggiorna il numero delle vittime che sale a oltre 100 persone. In 160mila hanno abbandonato la propria casa. Ohga si è messa in contatto diretto con alcuni dei cittadini brasiliani che hanno vissuto il loro Il peggior disastro climatico della storia.
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Mattia Giangaspero 9 Maggio 2024

Il Brasile è ancora fermo a sabato 5 maggio, a quando gli ultimi violenti temporali hanno sommerso intere città. Purtroppo bisogna aggiornare anche il numero delle vittime con il bilancio fornito dalla protezione civile nazionale che sale a 100 persone trovate morte. E più passano i giorni è più c'è la certezza del fatto che si tratti del peggior disastro climatico della storia del Paese. 

La ricerca e i soccorsi sono stati nuovamente interrotti a causa di un nuovo maltempo che continua a mettere in ginocchio le terre di Rio Grande do Sul, di Porto Alegre e di altri 400 comuni brasiliani. Aumentano anche gli sfollati che passano da 150 a 160mila persone. Più passano i giorni è più c'è la certezza del fatto che si tratti del peggior disastro climatico della storia del Paese.

Ci siamo messi in contatto con alcuni cittadini brasiliani che in questi giorni hanno vissuto direttamente le alluvioni e l'esondazione del Fiume Guaiba. 

Una donna di nome Liliam Patricio ci racconta di come in molti abbiano perso tutto, la casa, i propri beni…

"Io sono originaria della provincia che è stata la più colpita (si riferisce all'area di Rio Grande do Sul) e sono sempre in contatto con i miei amici; mi aggiornano ogni giorno. Molti civili non hanno più nulla, altri si stanno organizzando per aiutare le autorità nei soccorsi, puliscono le strade, portano l'acqua a chi non ce l'ha, cibo e cercano di fare donazioni e dare una mano. Chi ha barche o moto d'acqua si sta spostando al Sud del Paese proprio per aiutare a salvare persone ancora disperse sotto le macerie delle proprie case o che si sono posizionate sopra i tetti. Attualmente, grazie al sostegno di molti si è riusciti a raccogliere 40milioni di donazioni per tutti quelli che hanno perso tutto."