Alder Creek non è più proprietà privata: la foresta di sequoie acquistata dall’associazione ambientalista Save the Redwoods

Lo scopo è proteggere le sequoie e, per questo, farle conoscere a un pubblico più vasto. Per questo motivo Alder Creek è stata acquistata dall’associazione ambientalista Save the Redwoods per quasi 16 milioni di dollari. La foreste di sequoie non è più una proprietà privata.
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Gaia Cortese 4 Marzo 2021

Una trattativa decisamente lunga, durata addirittura diversi anni, ma alla fine Alder Creek, in California, è diventata una riserva naturale e oggi le sue 483 sequoie sono sicuramente protette.

Alder Creek era fino a poco tempo fa una foresta di sequoie giganti che si estendeva per circa due chilometri e mezzo di territorio vicino a Sprinville, in California. La sua particolarità non si limita al fatto di avere centinaia di esemplari di un albero che è considerato in via di estinzione, ma di essere stata, fino ad oggi, una proprietà privata: Alder Creek, infatti, dagli anni '40 è sempre stata di proprietà della famiglia Rouch.

Per tutelare le quasi cinquecento sequoie, Alder Creek è stata acquistata per il valore di quasi 16 milioni di dollari dall’associazione ambientalista Save the Redwoods. Da diversi anni gli ambientalisti portavano avanti una raccolta fondi per salvare questi alberi e per dare modo a chi volesse vederli da vicino di poterlo fare.

Attualmente esistono poco più di una settantina di foreste di sequoie al mondo e si trovano tutte in Sierra Nevada, mentre un tempo si potevano vedere un po’ in tutto il Nord America,

“La sequoia gigante è tra le più grandi e tra le più antiche cose viventi e non cresce in nessun altro posto al mondo al di fuori delle pendici occidentali della Sierra Nevada in California – ha affermato Sam Hodder, Presidente e CEO di Save the Redwoods League -. Con l’acquisto di Alder Creek, abbiamo protetto il meglio di ciò che resta”.

L’aspetto più sbalorditivo è che la raccolta fondi è stata possibile grazie alla partecipazione di oltre 850mila donazioni provenienti da più di una cinquantina di stati americani e non solo. Il signor Hodder ha infatti commentato: “Siamo stupiti e grati per la generosità di persone provenienti da tutto il mondo che si sono fatte avanti per aiutare a salvare questa foresta speciale. In un momento in cui è difficile trovare buone notizie, siamo entusiasti di iniziare il nuovo anno celebrando la generosità”.