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Allarme delfini spiaggiati: 210 esemplari ritrovati arenati sui litorali italiani solo nel 2021

Il progetto europeo Life Delfi cerca di contrastare la pesca accidentale che minaccia i delfini e di spiegare cosa fare quando si avvista un esemplare spiaggiato. Le attività di pesca professionale lungo le coste italiane mettono a rischio i cetacei, che vengono feriti dalle reti dei pescatori per poi finire abbandonati sul bagnasciuga.
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Martina Alfieri 14 Aprile 2022

I delfini sono sicuramente i mammiferi marini più amati presenti al largo delle nostre coste. Tuttavia, le attività dell’uomo continuano a minacciare la sopravvivenza di questi cetacei: secondo Legambiente, ogni anno circa 200 delfini finirebbero spiaggiati lungo i litorali italiani. Solo nel 2021 i ritrovamenti sono stati 210.

Se ci trovassimo di fronte a un delfino spiaggiato o ferito, molto probabilmente non sapremmo come agire. Per questo, proprio il 14 aprile, nella Giornata Mondiale dei delfini istituita dall’Onu, il progetto Life Delfi – in collaborazione con Legambiente – ha voluto sensibilizzare la popolazione attraverso il webinar “Sos delfini: cosa fare in caso di spiaggiamenti e avvistamenti?”. Il progetto europeo Life Delfi, nato per tutelare i cetacei dalle interazioni con le attività di pesca professionale, cerca di informare dando indicazioni utili per intervenire a tutela dei delfini in caso di emergenza.

In particolare, la causa principale degli spiaggiamenti sarebbe la pesca professionale. Accade infatti che i delfini siano vittime di catture accidentali, seguendo i pescherecci, finendo per restare impigliati e feriti.

Le interazioni delfini-pesca – spiegano Alessandro Lucchetti di IRBIM-CNR, che coordina il progetto Life Delfi, e Federica Barbera di Legambiente –  non solo possono essere letali per i delfini, tra i mammiferi marini più amati, ma anche dannose per l’economia della pesca che subisce perdite del pescato, danni alle attrezzature e sospensione delle attività in caso di bycatch”.

Il bycatch rappresenta una vera e propria piaga per la biodiversità marina: delfini, razze e tartarughe sono tra le vittime più frequenti della cattura accidentale. Life Delfi, cofinanziato dal programma Life della Commissione europea, da circa due anni realizza attività per ridurre al minimo le interazioni tra delfini e pesca professionale.

Ad esempio, agli operatori della pesca sono stati consegnati dissuasori acustici e deterrenti luminosi da installare sulle proprie reti per evitare che i delfini si avvicinino inavvertitamente ai pescherecci. Sono stati inoltre proposti corsi per sensibilizzare i pescatori, anche attraverso il dolphin watching.

Se sei un amante della natura e dei delfini, puoi fare anche tu la tua parte scaricando l’applicazione Marine Ranger: potrai segnalare i cetacei spiaggiati in modo da attivare subito i soccorsi.